CASTELVETRANO – Scosse dirigenziali in casa Folgore Calcio Castelvetrano. Nelle ultime ore sono arrivate le dimissioni del dirigente Christian Carrara, accompagnate da un comunicato ufficiale del club che ha voluto ringraziare l’ormai ex dirigente, replicando però con fermezza alle polemiche nate sui social.
Il comunicato, a firma della presidente Margherita Barraco e del direttore sportivo Domenico Gagliano, chiarisce: «In merito alle dimissioni di Carrara, al quale va il nostro più sentito grazie ed un abbraccio affettuoso, rimaniamo speranzosi di poterlo rivedere presto all’interno del “Paolo Marino”. Tuttavia, se di Cristian si rispetta la scelta, alcune affermazioni meritano una replica. Qualcuno ha probabilmente dimenticato o finge di dimenticare che da luglio fino a poche settimane fa la Folgore ha attraversato un momento estremamente delicato, a causa dell’ingresso in società di figure provenienti dall’estero portatrici di un finto progetto sportivo, che rischiava seriamente di minare le fondamenta stesse del club».
La dirigenza ha poi voluto lanciare un messaggio diretto a chi ha criticato la gestione: «A tutti i “leoni da tastiera” che oggi si affrettano a giudicare, ricordiamo che per gestire una realtà storica e gloriosa come la Folgore non bastano parole o proclami: servono coraggio, amore per questi colori, onestà, trasparenza, capitale umano ed economico, e soprattutto una fedina penale pulita. La Folgore non è, e non sarà mai, terreno fertile per chi cerca solo visibilità, accrediti o favori personali. Il nostro unico obiettivo è quello di costruire, con sacrificio e dignità, un percorso serio e credibile per il bene della squadra e della città».
A sua volta, Carrara ha voluto spiegare i motivi del suo addio con una lunga lettera aperta ai tifosi: «Cara Folgore e cari tifosi rossoneri, scrivo queste righe con le lacrime agli occhi per come è andata e per come poteva andare. Vi comunico che da oggi non farò più parte della dirigenza della Folgore Castelvetrano per la stagione 2025/2026. È una scelta dura ma obbligata per il susseguirsi di vicende lontane dal mio modus operandi calcistico».
Il dirigente ha poi ricordato il suo impegno nei momenti difficili: «Sono stato tra i primi ad entrare e a sbracciarmi quando la Folgore aveva bisogno, e con lo stesso amore faccio un passo indietro per il mio bene. Ho messo la faccia con i tifosi dopo un inizio in salita e dopo le sconfitte di Sciacca, e mi dispiace deluderli. Ho un’idea di calcio che, giusta o sbagliata che sia, è la mia idea e quindi non posso andargli contro».
Un passaggio particolarmente sentito è stato dedicato al suo legame con i colori rossoneri: «Mi dispiace deludere quel me bambino che ha sempre avuto il cuore rossonero, ma il me maturo di oggi dice che momentaneamente è meglio così. Magari sarà un arrivederci e non un addio, perché la Folgore merita di essere portata in palcoscenici più prestigiosi».
Infine, Carrara ha voluto salutare con affetto squadra e società: «Con l’amaro in bocca auguro un grosso in bocca al lupo a tutti i calciatori e alla dirigenza della Folgore, li ringrazio per il fantastico periodo passato che, come ogni esperienza, arricchisce il mio bagaglio culturale. Spero raggiungano gli obiettivi prefissati. Sempre forza Folgore».
Una vicenda che ha inevitabilmente acceso il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori, ma che al tempo stesso conferma la volontà della società di andare avanti con determinazione e trasparenza nel progetto sportivo rossonero.