Ferrari in lacrime: la morte del pilota lascia tutti sconvolti | La scuderia gli rende omaggio così

In questi giorni la memoria va sempre ad un momento di sconforto per la Ferrari e l’intero mondo della Formula 1.
La Formula 1 ha vissuto numerose tragedie in pista, che hanno segnato profondamente la storia del motorsport. Uno degli incidenti più recenti è quello di Jules Bianchi, giovane talento francese della Marussia. Durante il Gran Premio del Giappone del 2014, in condizioni di forte pioggia, Bianchi perse il controllo della sua vettura e si schiantò contro una gru impegnata a rimuovere un’altra monoposto incidentata. Dopo nove mesi di coma, morì nel luglio 2015, diventando il primo pilota a perdere la vita in gara dopo oltre vent’anni.
Negli anni ’60, la sicurezza in pista era ancora rudimentale. Lorenzo Bandini, pilota italiano della Ferrari, perse la vita nel 1967 durante il Gran Premio di Monaco. La sua vettura si schiantò contro le barriere e prese fuoco; Bandini riportò ustioni gravissime e morì dopo tre giorni di agonia. L’incidente evidenziò le carenze nei dispositivi di sicurezza e nei soccorsi dell’epoca.
Un altro tragico episodio riguarda Roger Williamson, giovane pilota britannico, che nel 1973, durante il Gran Premio d’Olanda, uscì di pista e la sua vettura prese fuoco. Nonostante i tentativi disperati del collega David Purley di salvarlo, i soccorsi tardarono ad arrivare e Williamson morì asfissiato. L’episodio sollevò forti polemiche sulla gestione della sicurezza in pista.
Nel 1977, Tom Pryce perse la vita in un incidente surreale durante il Gran Premio del Sudafrica. Un commissario di pista attraversò la pista con un estintore in mano; Pryce, sopraggiungendo a oltre 270 km/h, lo colpì in pieno. L’impatto fu fatale per entrambi, e l’estintore colpì il casco del pilota gallese, uccidendolo sul colpo.
La morte di Senna
Ayrton Senna da Silva è stato un pilota automobilistico brasiliano, nato a San Paolo il 21 marzo 1960. Considerato uno dei più grandi talenti nella storia della Formula 1, ha conquistato tre titoli mondiali con la McLaren nel 1988, 1990 e 1991, vincendo 41 Gran Premi. Celebre per la sua abilità sul bagnato, la determinazione in pista e la profonda spiritualità,
Il 1º maggio 1994, durante il Gran Premio di San Marino a Imola, Senna perse la vita in un tragico incidente alla curva Tamburello. La sua Williams FW16 uscì di pista a oltre 300 km/h, impattando violentemente contro un muro di cemento. La sua morte, insieme a quella di Roland Ratzenberger avvenuta il giorno precedente, spinse la Formula 1 a introdurre importanti riforme per migliorare la sicurezza dei piloti.

Addio Alboreto
Michele Alboreto è stato un pilota automobilistico italiano, nato a Milano il 23 dicembre 1956. Ha partecipato a 194 Gran Premi di Formula 1 tra il 1981 e il 1994, ottenendo 5 vittorie, 23 podi e 2 pole position. Il suo miglior risultato in carriera è stato il secondo posto nel 1985 con la Ferrari, alle spalle di Alain Prost. Oltre alla Formula 1, Alboreto ha avuto successo anche nelle competizioni di durata, vincendo la 24 Ore di Le Mans nel 1997 e le 12 Ore di Sebring nel 2001. L
Il 25 aprile 2001, Alboreto perse la vita durante una sessione di test al Lausitzring, in Germania, mentre collaudava un’Audi R8 Sport in preparazione della 24 Ore di Le Mans. L’incidente fu causato dalla foratura dello pneumatico posteriore sinistro, che portò la vettura a uscire di pista, colpire una recinzione e capovolgersi dopo un volo di circa cento metri. Alboreto morì sul colpo. Enzo Ferrari, fondatore della Scuderia Ferrari, espresse il suo rammarico per non avergli fornito una vettura competitiva per vincere il titolo mondiale, affermando: “A Michele dobbiamo un Mondiale”.