“Esperimento non riuscito”: permanenza al Milan compromessa | La società vuole la sua testa

Stagione tutt’altro che positiva per il Milan nonostante la vittoria in Supercoppa e la finale di Coppa Italia. Troppi errori.
La stagione del Milan si è rivelata deludente in campionato. Dopo 33 giornate, i rossoneri occupano il nono posto in classifica con 51 punti, frutto di 14 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte, segnando 51 gol e subendone 38. Questa posizione li tiene lontani dalla zona Champions League, rendendo improbabile la qualificazione alla massima competizione europea per la prossima stagione.
In Champions League, il Milan ha affrontato un percorso difficile. Dopo un girone complicato, è stato eliminato nei play off dalla squadra olandese del Feyenoord. Nel match di ritorno, terminato 1-1, l’espulsione di Theo Hernández per simulazione ha compromesso le speranze di rimonta. L’allenatore Sergio Conceição si è assunto la responsabilità dell’eliminazione, sottolineando la necessità di maggiore resilienza mentale da parte della squadra.
La Coppa Italia rappresenta l’unica nota positiva della stagione. Il Milan ha raggiunto la finale dopo aver superato la Roma ai quarti con un convincente 3-1 e aver battuto l’Inter 3-0 nella semifinale di ritorno, grazie a una doppietta di Luka Jović e a un gol di Tijjani Reijnders . La finale si disputerà il 14 maggio contro il Bologna.
La stagione è stata segnata anche da cambiamenti in panchina. Paulo Fonseca è stato esonerato a dicembre dopo sei mesi alla guida della squadra, a causa di risultati deludenti e proteste dei tifosi. Sergio Conceição è subentrato, ottenendo la vittoria nella Supercoppa Italiana e cercando di risollevare le sorti del Milan, nonostante le difficoltà incontrate in campionato e in Europa.
La dirigenza rossonera
La dirigenza del Milan per la stagione è guidata da Giorgio Furlani, amministratore delegato, affiancato da Paolo Scaroni nel ruolo di presidente. Geoffrey Moncada ricopre la posizione di direttore tecnico. La società è attualmente impegnata nella selezione di un nuovo direttore sportivo, con Igli Tare tra i candidati principali.
Zlatan Ibrahimovic, dopo il ritiro dal calcio giocato, è tornato al Milan nel dicembre 2023 con il ruolo di Senior Advisor per la proprietà RedBird e il senior management del club. Il suo incarico prevede il contributo alle operazioni sportive e commerciali, lo sviluppo dei giocatori e la promozione del marchio globale del Milan. Tuttavia, nel corso del 2025, il suo ruolo sembra essersi ridimensionato.

“Esperimento Ibra non riuscito”
Secondo quanto detto da Giuseppe Pastore sulle pagine di “Tuttomercatoweb”, l’inserimento di Zlatan Ibrahimovic nel ruolo dirigenziale del Milan non ha prodotto i risultati sperati. L’idea di farne un nuovo Maldini si è scontrata con la sua mancanza di esperienza specifica e di abilità comunicative adatte a tale incarico.
Pastore suggerisce che per Ibrahimovic sarebbe costruttivo affiancare figure più esperte, come Igli Tare, per apprendere le dinamiche del ruolo. Pur ipotizzando una sua volontà di rimanere nel mondo del calcio, e magari proprio nel Milan, sottolinea la necessità di un approccio più serio e meno appariscente in questa nuova fase della sua carriera.