“Due infarti e poi la sparizione”: la stella dell’Inter ha deciso di finirla qui | L’addio in lacrime

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Inter squadra (LaPresse) Goalsicilia

L’accorato racconto dell’ex calciatore nerazzurro che ammette di avere avuto due infarti e momenti difficili. 

Molti ex calciatori di Serie A hanno vissuto una caduta in disgrazia dopo il ritiro, spesso a causa di problemi personali o scelte sbagliate. Un esempio noto è Jonathan Bachini, centrocampista che ha militato in Serie A e che è stato il primo calciatore italiano a essere squalificato a vita per uso di cocaina, segnando così una fine drammatica della sua carriera.

Un altro caso italiano è quello di Francesco Flachi, attaccante della Sampdoria, la cui carriera è stata gravemente compromessa da una squalifica per doping. Altri esempi emblematici riguardano campioni internazionali come Ronaldinho, la cui vita post-calcio è stata segnata da problemi legali e finanziari, incluso un periodo di detenzione in Paraguay per uso di documenti falsi.

Paul Gascoigne, ex centrocampista inglese, ha combattuto a lungo contro l’alcolismo e problemi di salute mentale, finendo spesso al centro dell’attenzione per vicende personali difficili. Ci sono anche storie di ex campioni che, nonostante il successo in campo, hanno vissuto difficoltà economiche e personali dopo il ritiro.

Andreas Brehme, vincitore del Mondiale con la Germania nel 1990, ha affrontato gravi problemi finanziari che lo hanno portato a lavori umili. Questi esempi mostrano come il passaggio dalla fama alla vita quotidiana possa essere molto complicato per alcuni atleti.

L’Inter dei primi anni ’90

Negli anni ’90, l’Inter si distinse per una rosa ricca di talenti. Allenata da Giovanni Trapattoni, la squadra conquistò lo scudetto nel 1989 con 58 punti, stabilendo un record per l’epoca. In quella stagione, giocatori come Matthäus, Klinsmann, Brehme e Serena furono protagonisti principali. Nel 1991, l’Inter vinse la Coppa Uefa, battendo la Roma in finale con un 2-0 complessivo. La squadra era caratterizzata da un mix di esperienza e talento, con giocatori come Bergomi, Zenga e Berti.

L’Inter era un equilibrio tra tradizione e innovazione, con una difesa solida, un centrocampo creativo e un attacco incisivo. Nonostante l’assenza di successi in campionato, l’Inter degli anni ’90 lasciò un’impronta indelebile nella storia del calcio.

Davide Fontolan (Fcinternews) Goalsicilia

Fontolan, addio al calcio e due infarti

Davide Fontolan, ex calciatore dell’Inter tra le altre, ha raccontato la sua decisione di lasciare il calcio a 35 anni, nel 2001. Così come riporta “Fanpage” ha dichiarato: “Buttai la sim per non farmi rintracciare”. Questa scelta radicale seguì una partita in cui un giovane lo superò tra i fischi del pubblico, spingendolo a dire basta.

Successivamente, Fontolan ha intrapreso una carriera come allenatore di giovani. Nel 2021, ha affrontato due infarti consecutivi, ma ha dichiarato: “Ho tre stent ma zero paura di morire perché stavo già morendo, e dunque vuol dire che non c’è dolore, nel caso”.