“Denunciata” la società Juventus: un “giro di soldi che sarebbe dovuto rimanere nascosto” | Nessun dialogo con la famiglia Agnelli
Sui media si torna a parlare di Juventus e di società a causa di alcune lamentele divenute di dominio pubblico.
La Juventus ha attraversato un periodo di significativi cambiamenti ai vertici societari dopo i lunghi anni della presidenza Agnelli. Andrea Agnelli ha rassegnato le dimissioni da presidente del Consiglio di Amministrazione nel novembre 2022, a seguito delle indagini sulla “Plusvalenze”, segnando la fine di un’era.
Attualmente, la dirigenza bianconera è guidata da Gianluca Ferrero nel ruolo di Presidente, affiancato da Maurizio Scanavino come Chief Executive Officer. Questa nuova struttura è stata pensata per garantire stabilità e trasparenza dopo le vicissitudini legali che hanno coinvolto il club.
A rafforzare l’organigramma, la Juventus ha recentemente accolto Damien Comolli come Direttore Generale, con riporto diretto a Scanavino. Comolli è un nome noto nel mondo del calcio per le sue esperienze dirigenziali in diversi club europei.
Un’altra figura di grande rilevanza che ha visto accrescere i suoi poteri è Giorgio Chiellini. L’ex capitano bianconero, che dal 15 settembre 2024 ricopre il ruolo di Head of International Relations è stato nominato “Director of Football Strategy”. Questo nuovo ruolo sottolinea la volontà del club di affidarsi a figure storiche e carismatiche.
Tether dentro la Juventus
Tether è l’azienda che ha creato la criptovaluta USDT, una delle stablecoin più diffuse e utilizzate al mondo. La sua funzione principale è quella di fornire un asset digitale che mantenga un valore stabile, essendo ancorato a valute fiat come il dollaro statunitense. Questo la rende uno strumento cruciale nel mercato delle criptovalute per ridurre la volatilità e facilitare le transazioni.
Recentemente, Tether ha acquisito una quota significativa di proprietà della Juventus in due fasi distinte. Dopo un investimento iniziale che l’ha portata a detenere l’8.2% delle azioni, a metà aprile ha ulteriormente incrementato la sua partecipazione, raggiungendo il 10.7%. Questo posiziona Tether come il secondo maggiore azionista del club bianconero.
Le parole del CEO Ardoino
Tether chiederebbe un posto nel Consiglio di amministrazione della Juventus e vorrebbe partecipare a un eventuale aumento di capitale, ma per ora, avrebbe detto il suo CEO Paolo Ardoino, così come riporta “CNBC” con un video “non ci ascoltano nemmeno”. Il gruppo ha investito oltre 128 milioni di euro, diventando il secondo azionista con circa il 10 % delle azioni, ma è stato escluso dalla ricapitalizzazione.
Ardoino ha aggiunto: “È davvero un peccato lasciare da parte membri volenterosi che potrebbero investire in modo significativo per contribuire a rendere nuovamente grande la Juventus”. Le sue parole sottolineano il dispiacere per un dialogo interrotto con Exor, socio di maggioranza, e spiegano la riluttanza di Tether a investire ulteriormente senza un ruolo decisivo.