“Decine di arresti e tre morti”: il club denuncia tutti | Terremoto nel calcio italiano

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Polizia (LaPresse) Goalsicilia

Il campionato di Serie A è sempre al centro dell’attenzione social anche a livello internazionale per le vicende extracalcistiche. 

Nel corso della storia della Serie A, numerosi scandali extracalcistici hanno scosso il campionato italiano.​ Uno dei primi casi significativi fu il “Caso Napoli” del 1948, in cui il presidente del Bologna, Renato Dall’Ara, denunciò un tentativo di corruzione da parte di un giocatore del Napoli nei confronti di un calciatore del Bologna.

Negli anni ’80, il calcio italiano fu colpito da due gravi scandali legati alle scommesse clandestine: il Totonero del 1980 e il Totonero-bis del 1986. Nel primo caso, numerosi giocatori e dirigenti furono arrestati per aver truccato partite a fini di scommesse, con la Lazio e il Milan retrocesse in Serie B. Il secondo scandalo coinvolse principalmente squadre di Serie B e C, ma evidenziò come il problema delle scommesse illegali fosse ancora diffuso nel calcio italiano. ​

Nel 2011, lo scandalo noto come “Scommessopoli” emerse grazie a un’inchiesta della Procura di Cremona, rivelando un vasto sistema di partite truccate che coinvolgeva giocatori, dirigenti e scommettitori. Tra le partite incriminate vi erano anche incontri di Serie A, con squalifiche e penalizzazioni per diversi tesserati e società. ​

Più recentemente, nel 2024, l’inchiesta “Doppia Curva” ha portato all’arresto di 19 ultrà di Milan e Inter, accusati di estorsione e violenze. L’indagine ha rivelato legami tra gruppi ultras e attività criminali, sollevando interrogativi sul controllo delle tifoserie organizzate e sull’influenza che queste possono esercitare sulle società calcistiche.

L’inchiesta “Alto Piemonte”

L’inchiesta “Alto Piemonte” è un’indagine avviata nel 2014 dalla Procura di Torino, focalizzata sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Nord-Ovest d’Italia, in particolare nei rapporti tra la criminalità organizzata e i gruppi ultras della Juventus. La società bianconera, nel 2016, ha denunciato tentativi di estorsione da parte di alcuni capi ultras, dando così impulso all’indagine. L’inchiesta ha rivelato che la ‘ndrangheta esercitava un controllo significativo sulla curva juventina, utilizzando i gruppi ultras per gestire il bagarinaggio e ottenere profitti illeciti dalla rivendita di biglietti.

Andrea Agnelli, allora presidente del club, è stato deferito dalla Procura Federale della FIGC per violazioni del codice di giustizia sportiva, ricevendo una squalifica di un anno (poi ridotta) e una multa. La Juventus è stata multata per 600.000 euro. L’inchiesta ha evidenziato la necessità di maggiore vigilanza nei rapporti tra società calcistiche e tifoserie organizzate.​

Roberto Saviano (Facebook) Goalsicilia

Saviano attacca l’Inter

Roberto Saviano, intervenuto a Radio CRC, ha criticato l’Inter per la gestione delle infiltrazioni mafiose nella sua curva. Ha sottolineato che, a differenza della Juventus, che nel 2016 avviò l’inchiesta “Alto Piemonte” denunciando le infiltrazioni, l’Inter non ha preso iniziative simili. Saviano ha evidenziato che, nonostante decine di arresti e tre morti legati agli ultras, la società nerazzurra non ha presentato denunce, limitandosi a dichiararsi parte civile solo nel 2025.

Saviano ha utilizzato la sconfitta dell’Inter contro il Bologna come occasione per attirare l’attenzione su queste problematiche, sperando di suscitare indignazione tra i tifosi. Ha dichiarato di voler generare una reazione tra i sostenitori interisti, sottolineando che l’inchiesta “Doppia Curva” è una delle più rilevanti a livello internazionale.