Dalla Serie A alla disabilità: il calcio gli ha distrutto la vita | L’ex bianconero “costretto a vivere a letto”

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Udinese-Juventus (LaPresse) Goalsicilia

Periodo difficile per la punta protagonista in Serie A nelle ultime stagioni che a causa di infortuni cronici non gioca da due anni. 

Il calcio nasconde un lato oscuro fatto di infortuni e carriere spezzate. Molti talenti, dopo anni di gloria, si trovano a fare i conti con un corpo logorato. Un esempio emblematico è Marco van Basten, il “Cigno di Utrecht”, la cui carriera fu stroncata a soli 28 anni da una grave lesione alla caviglia. Nonostante numerosi interventi chirurgici e tentativi di recupero, fu costretto al ritiro anticipato.

Gabriel Batistuta, il leggendario “Batigol”, è un altro esempio. Le sue ginocchia, martoriate da anni di gioco ad altissimo livello e dall’uso massiccio di infiltrazioni per scendere in campo, gli hanno causato dolori lancinanti anche dopo il ritiro. La situazione era talmente grave che arrivò a chiedere ai medici l’amputazione delle gambet.

Giuseppe Rossi, talentuoso attaccante italo-americano, è la perfetta incarnazione della sfortuna. La sua carriera è stata un calvario di infortuni al ginocchio, in particolare al legamento crociato anteriore. Nonostante un talento cristallino e promesse mantenute a sprazzi, i continui stop lo hanno costretto a lunghe e dolorose riabilitazioni.

Sono solo alcuni dei tanti calciatori le cui vite sono state profondamente segnate dalle conseguenze fisiche del loro amore per il gioco. Si potrebbe citare Roberto Baggio, alle prese a lungo con problemi gravi, ma anche le carriere finite in anticipo dei difensori Santon e Conti.

Il maledetto crociato

L’infortunio al legamento crociato anteriore è uno degli incubi più ricorrenti per un calciatore, capace di fermare intere stagioni e di compromettere carriere. Basti pensare a Ronaldo “Il Fenomeno”, che ha subito ben due rotture del crociato, riuscendo comunque a tornare a livelli incredibili, sebbene con un fisico diverso.

Un altro esempio è Nicolò Zaniolo, che ha dovuto affrontare due gravi infortuni al crociato in pochi mesi, un calvario che ha messo a dura prova la sua giovane carriera. La ripresa dopo un intervento al crociato è estremamente complessa e richiede mesi di riabilitazione intensiva.

Gerard Deulofeu (LaPresse) Goalsicilia

Il dramma di Deulofeu

Gerard Deulofeu, ormai ex attaccante dell’Udinese, è fermo da oltre due anni a causa di un grave infortunio al ginocchio destro subito nel 2022 contro il Napoli. La rottura del crociato, pur apparentemente superata, si è complicata con una grave infezione alla cartilagine e la necessità di molteplici interventi chirurgici.

L’attaccante ha dichiarato chiaramente: “La mia è una disabilità più che un infortunio, non riesco più a giocare a calcio”. Nonostante il supporto medico dell’Udinese e l’impegno quotidiano in palestra, Deulofeu non ha ancora una data per il ritorno e ha rescisso il contratto con il club. Ha parlato di una battaglia che “va oltre la biologia”, con speranza ma anche consapevolezza delle difficoltà.