Dietro di lui, la scritta provocatoria campeggia su sfondo rosso: «Make Trapani Great Again». Sembra uno slogan da campagna elettorale statunitense, invece è la cornice della conferenza stampa in cui Valerio Antonini, presidente del Trapani calcio e della squadra di basket Shark, ha annunciato la nascita di “Futuro”, un nuovo movimento politico con ambizioni locali e concrete. Come racconta la Repubblica Palermo in un ampio reportage firmato da Antonio Trama, l’imprenditore romano ha scelto di «puntare tutto» per rilanciare la città siciliana in cui ha già investito oltre 18 milioni di euro in due anni.
Non sarà lui il candidato sindaco, ci tiene a precisare. Il suo ruolo sarà quello del mentore e finanziatore del progetto, incaricato di guidare un gruppo di esperti alla ricerca del miglior nome possibile per guidare Trapani: «Con “Futuro” – ha dichiarato Antonini, citato da la Repubblica Palermo – vogliamo creare una vera opportunità di riscatto. Non è più tempo di lamentarsi o puntare il dito: se non cambiamo adesso, non sarà più colpa degli altri».
Il movimento, che non si riconosce in alcuna coalizione politica, è nato con l’obiettivo di affrontare i problemi storici della città: infrastrutture, acqua, sanità, gestione degli impianti sportivi. Antonini ha tracciato una linea netta: basta con l’immobilismo. E ha ricordato chi in passato aveva provato a cambiare le cose: «C’è stato l’imprenditore Andrea Bulgarella, poi anche il senatore Antonio D’Alì che, nonostante le vicende giudiziarie, con la Louis Vuitton Cup aveva portato sviluppo».
Secondo quanto riportato da la Repubblica Palermo, il programma di “Futuro” conterà 28 punti che saranno resi pubblici nelle prossime settimane. Tra le proposte principali: la suddivisione del territorio in almeno tre Comuni, la creazione di nuove infrastrutture e la realizzazione della Cittadella dello Sport nell’area dell’ex base militare di Milo.
Antonini, nel corso dell’incontro, ha parlato anche dei difficili rapporti con il Comune di Trapani. Al centro delle tensioni, la gestione del Palasport, la cui convenzione trentennale dovrà essere rivista alla luce della trasformazione della società sportiva in Srl, dopo la promozione in A. Il presidente denuncia anche richieste economiche discutibili da parte dell’amministrazione: «Ci hanno chiesto 130 mila euro per i consumi, ma abbiamo scoperto che al contatore del palazzetto erano attaccati anche piscina comunale e autoparco». Parole che, come sottolinea ancora la Repubblica Palermo, rivelano un crescente malcontento nei confronti della gestione pubblica locale.
Infine, un appello alla cittadinanza: «Con lo sport abbiamo acceso la speranza, ora possiamo fare gol tutti insieme anche con la politica». Un messaggio che sintetizza il cuore del progetto “Futuro”, tra visione imprenditoriale e spirito civico, nella narrazione che la Repubblica Palermo e Antonio Trama restituiscono con precisione.