CATANIA – Niente proclami, solo lavoro. È la linea tracciata dal direttore generale del Catania, Alessandro Zarbano, intervistato da Concetto Mannisi per il Corriere dello Sport. Nel caldo torrido etneo, il dirigente si muove sottotraccia, ma con un obiettivo chiaro: costruire un progetto credibile. «È una questione di responsabilità, verso la città, i tifosi e la società stessa. Siamo venuti qui per ottenere risultati importanti», ha spiegato Zarbano al Corriere dello Sport.
Una strategia precisa, fondata su pragmatismo e coerenza. «Abbiamo stabilito delle linee guida chiare: fare squadra tra parte tecnica e societaria, analizzare gli errori del passato e salvare ciò che ha funzionato. Senza stravolgimenti. Il confronto con il tecnico è costante, c’è sintonia: anche le cessioni sono frutto di scelte condivise», ha chiarito ancora al Corriere dello Sport, ribadendo la volontà di lavorare con un gruppo snello di massimo 23 giocatori.
Il lungo ritiro, secondo Zarbano, è stato voluto proprio per consolidare lo spirito di gruppo. E se la rosa non sarà completata in tempo? Nessun allarme: «Potremmo non avere tutti i ruoli coperti subito, ma c’è tempo per intervenire».
Il dirigente ha poi commentato la campagna abbonamenti, rispondendo agli scettici: «Non abbiamo costruito la squadra con le figurine. Una leggera flessione tra i vecchi abbonati? Ci può stare. Sono certo che sapremo far ricredere chi ha dei dubbi».
Quanto alla lotta promozione, Zarbano non si nasconde: «Salernitana e Benevento sono forti, ma attenzione anche a club meno blasonati. Noi non abbiamo paura, siamo convinti del nostro progetto».
Infine, uno sguardo al calendario e all’esordio in Coppa contro il Crotone: «Non è detto che il calendario ci sia sfavorevole. Se dovesse andar male, ricordo che anche il Napoli lo scorso anno cominciò con una sconfitta. Poi sappiamo com’è finita».
Intanto, il Catania ha ufficializzato due nuovi innesti: il difensore Manuel Martic (29 anni) e il centrocampista Andrea Corbari (31).