Colloquio diretto con Spalletti: il vero motivo dell’esonero | La sconfitta non conta nulla
Decisione drastica della Federazione che fino a poche settimane fa sembrava impensabile, rumors per il sostituto.
Luciano Spalletti è stato ufficialmente nominato commissario tecnico della Nazionale italiana il 18 agosto 2023, entrando in carica dal 1° settembre 2023, dopo le dimissioni di Roberto Mancini. Proveniente dal successo in campionato con il Napoli, Spalletti ha ricevuto un contratto triennale fino al 2026.
Nel suo debutto a settembre dello stesso anno, la sua Italia ha pareggiato 1‑1 contro la Macedonia del Nord nelle qualificazioni a Euro 2024, mentre la prima vittoria è arrivata il 20 novembre contro l’Ucraina, valida per l’accesso alla fase finale del torneo. Spalletti ha guidato la Nazionale nella fase a gironi di Euro 2024 e il girone di Nations League 2024‑25.
Dal suo insediamento Spalletti ha guidato l’Italia in 18 partite, ottenendo 10 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Questo rende il suo bottino la media di 1,94 punti a partita, con 32 gol segnati e 15 subiti e un +14 nella differenza reti. Tuttavia non sono mancate le polemiche soprattutto dopo l’eliminazione con la Svizzera agli Europei e più recentemente.
Spalletti alla guida della Nazionale ha cercato di proporre un calcio propositivo e ha lanciato tanti nuovi talenti, partendo dal modulo 4-3-3/4-2-3-1 che aveva usato al Napoli ed arrivando ad usare il 3-5-2 nell’ultimo periodo. Qualcosa però nell’ultimo periodo è andato storto.
Batosta in Norvegia ed esonero
L’Italia ha subito una pesante sconfitta per 3‑0 in Norvegia nella prima gara delle qualificazioni al Mondiale 2026, subendo tre gol già nel primo tempo (di Sorloth, Nusa e Haaland). Questa prestazione, ritenuta “inaccettabile” dalla FIGC, ha complicato seriamente la corsa verso la qualificazione diretta..
In seguito a questo risultato, il presidente Gabriele Gravina ha deciso di sollevare Luciano Spalletti dall’incarico di commissario tecnico, confermando ufficialmente l’esonero in conferenza stampa. Spalletti ha reagito con emozione, lasciando la sala stampa visibilmente commosso.
Il post-Spalletti
Dopo l’esonero di Spalletti, la FIGC valuta diversi profili per sostituirlo e guidare la Nazionale verso la qualificazione ai Mondiali 2026. Il primo nome trapelato è quello di Stefano Pioli. Il tecnico, reduce dall’esperienza all’Al‑Nassr sarebbe considerato una soluzione di continuità tattica e motivazionale. In cima alla lista di Gravina ci sarebbe però Claudio Ranieri, che dopo l’ultima partita della Roma aveva annunciato il ritiro, ma per dare una mano alla Nazionale potrebbe tornare sui suoi passi.
Oltre a questi nomi, sono emersi altri candidati eventualmente visti come traghettatori verso una scelta di un Ct più esperto. Sono trapelati i profili di Daniele De Rossi, già nello staff di Mancini e reduce dall’esperienza amara alla Roma, ma anche quello di Fabio Cannavaro, storico capitano dell’Italia che ha vinto il Mondiale nel 2006.