Centinaia di milioni di euro in fumo: in Serie A sono spariti i soldi | Individuati i colpevoli

Un buco importante per gli introiti del massimo campionato italiano che avrebbe permesso ai club di avere maggiore solidità.
La situazione finanziaria della Serie A resta complessa, con diversi club storici che continuano a gestire ingenti debiti. Inter, Juventus e Roma figurano tra le squadre con il maggior indebitamento lordo. L’Inter, in particolare, ha un debito che supera i 700 milioni di euro, sebbene si stia muovendo per rifinanziare i prestiti e alleggerire il carico degli interessi.
Anche la Juventus presenta una situazione debitoria elevata, con un indebitamento lordo che si aggira intorno ai 600 milioni di euro. Negli ultimi anni, il club ha ricevuto significativi investimenti per sostenere le finanze e ridurre il deficit.
Il Milan, pur avendo un indebitamento inferiore rispetto a Inter e Juventus, affronta una posizione finanziaria comunque rilevante. Il club ha un debito lordo di circa 300 milioni di euro. Tuttavia, sotto la gestione della proprietà americana, il Milan ha cercato di adottare una politica più virtuosa.
La Roma e la Lazio si trovano in una situazione finanziaria delicata, seppur con differenze. La Roma ha un indebitamento lordo importante, e deve fare i conti con i parametri imposti dalla UEFA. La Lazio ha una gestione più stabile e da anni cerca di mantenere un equilibrio tra risultati sportivi e sostenibilità economica.
Atalanta e Napoli esempi virtuosi
Mentre molti club di Serie A si trovano in situazioni finanziarie difficili, con elevati livelli di indebitamento, Atalanta e Napoli rappresentano esempi di gestione virtuosa. Entrambe le società hanno adottato un modello di business sostenibile, basato sulla valorizzazione dei talenti e sulla capacità di generare profitti.
Il Napoli, in particolare, ha chiuso diversi bilanci in utile, arrivando a registrare un profitto record. L’Atalanta, dal canto suo, ha inanellato un bilancio in attivo per il nono anno consecutivo. Questo dimostra che è possibile competere ad alti livelli, anche in Europa, senza compromettere la stabilità economica.

“Mancano 300 milioni”
La lotta alla pirateria nel calcio italiano non è mai stata così accesa come in questa stagione. Il fenomeno dello streaming illegale continua a causare ingenti danni economici al sistema. Come ha sottolineato l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, il mancato introito ammonta a circa 300 milioni di euro a stagione, una cifra che impedisce ai club di investire per l’acquisto di campioni e di competere con i principali campionati europei.
La Lega Serie A ha stretto accordi con piattaforme tecnologiche come Meta e ha potenziato le sue campagne di sensibilizzazione. Inoltre, l’entrata in vigore del Decreto Caivano ha dotato le autorità di nuovi strumenti per contrastare la pirateria online. L’obiettivo è bloccare le trasmissioni illegali in tempi rapidissimi.