Il Catania costruisce, il Pescara segna. È tutta qui – in estrema sintesi – la storia della gara d’andata tra etnei e abruzzesi, valida per il primo turno dei playoff. Ma sarebbe riduttivo. Come evidenzia Concetto Mannisi sulle colonne del Corriere dello Sport, i ragazzi di Baldini hanno saputo soffrire nel momento giusto e sfruttare l’unica vera disattenzione difensiva della serata rossazzurra.
La beffa arriva al minuto 86: una bella combinazione sull’asse Ferraris–Squizzato–Merola, conclusa da quest’ultimo con un morbido scavetto su Dini, vale l’1-0 che mette in salita il cammino dei siciliani. Un gol che pesa, arrivato dopo una partita in cui il Catania ha messo alle corde il Pescara, soprattutto nel primo tempo, sfiorando più volte il vantaggio con Jimenez, Stoppa e Di Tacchio.
Un Catania volitivo ma poco concreto.
Toscano ha provato a vincerla, passando dal 3-4-2-1 iniziale al 4-2-3-1 più offensivo nel finale, ma è proprio in quel momento che il Pescara ha colpito. Come ha raccontato il Corriere dello Sport, gli etnei hanno pressato con costanza e creato diverse occasioni anche nella ripresa – clamoroso l’errore di Inglese sotto porta, altrettanto significativa la parata di Plizzari su una conclusione al volo di Di Tacchio – ma alla fine hanno raccolto solo applausi e rammarico.
La qualificazione è ancora aperta
Il tecnico pescarese Baldini, consapevole del valore dell’avversario, ha chiesto ai suoi massima concentrazione in vista del ritorno di mercoledì: «Andremo in campo come se avessimo perso al Massimino», avrebbe detto nel post-gara, come riportato da Mannisi sul Corriere dello Sport. Il Catania, forte del sostegno di oltre 18.000 spettatori accorsi allo stadio, sa di poter ribaltare tutto, ma serviranno cinismo e lucidità.