
CATANIA – C’è chi guida con le parole e chi con l’esempio. Francesco Di Tacchio appartiene alla seconda categoria e lo dimostra quotidianamente nel Catania di Toscano. Come ricostruisce La Sicilia – Catania, il centrocampista pugliese arriva a questa stagione dopo un’annata complessa, segnata da una ventina di partite saltate, soprattutto nel momento più delicato del campionato, a causa dell’infortunio rimediato in casa della Juventus Next Gen.
Un’estate ancora difficile, un altro stop fisico, poi il rientro graduale: pochi minuti a Cosenza, a gara ormai compromessa. Da lì, però, la svolta. Dal momento del ritorno in campo, Di Tacchio è diventato un titolare fisso e il vero punto di riferimento del gruppo, come sottolinea La Sicilia – Catania, che ne evidenzia il rendimento costante e il peso specifico nello spogliatoio.
A 35 anni è il leader naturale della squadra. In ritiro era sempre il primo a presentarsi sul campo, pronto prima degli altri. Mai una parola fuori posto, anzi spesso mediatore nelle normali tensioni di un gruppo in costruzione. Bastava uno sguardo per sistemare tutto. Un’autorità silenziosa che ha aiutato il Catania a trovare equilibrio e identità, come raccontato ancora da La Sicilia – Catania.
Ora che i risultati stanno arrivando, il lavoro del capitano appare meno faticoso, ma la collaborazione resta totale. Lo confermano i compagni e lo dimostra il campo: quando si vince, significa che anche il gruppo funziona. E Di Tacchio, in questo, è una garanzia.
Sul piano tecnico è la perfetta sintesi del centrocampo disegnato da Toscano. Interpreta entrambe le fasi, lotta in mezzo al campo, si inserisce quando si aprono spazi tra mediana e trequarti. L’allenatore ruota gli altri uomini, ma difficilmente rinuncia al suo colosso pugliese: 14 presenze, una sola gara saltata per squalifica (contro il Crotone) e le prime tre stagionali in tribuna per completare il recupero fisico. Dati riportati anche da La Sicilia – Catania.
Nel corso della stagione ha alternato il ruolo con Aloi e Corbari, mentre nelle ultime uscite sta trovando continuità accanto a Quaini. Nessuna distinzione nelle sue parole: nell’intervista esclusiva rilasciata a La Sicilia – Catania, Di Tacchio ha elogiato l’intero gruppo, riassumendo tutto in una frase semplice e diretta: «A Catania vogliamo vincere tutti quanti».
Il girone di ritorno scatterà da Foggia, domenica 4 alle 12.30, con diretta in chiaro su Telecolor. Trasferta insidiosa, nonostante il 6-0 dell’andata, gara nella quale Di Tacchio era assente. Toscano ha già avvertito l’ambiente: quel risultato non rispecchia il reale valore dei pugliesi. Un concetto che il capitano aveva già espresso il 13 ottobre sulle colonne de La Sicilia – Catania: «Ogni gara va interpretata al massimo, anche quando non si riesce a vincere».
La corsa con Benevento, Salernitana, Cosenza, Crotone e Casertana non si deciderà solo negli scontri diretti, molti dei quali in trasferta e concentrati a febbraio, ma nella continuità lungo tutta la seconda parte del campionato. Intanto il mercato potrebbe regalare Bruzzaniti a breve, mentre a Foggia rientrerà Di Gennaro in difesa. Sulla trequarti mancherà Lunetta per squalifica: possibile chance per Rolfini, sempre positivo quando chiamato in causa.
Il Catania riparte da qui. Con ambizione, equilibrio e una certezza assoluta: Francesco Di Tacchio è il suo vero capitano.
