AGRIGENTO – Una stagione agrodolce per il calcio della provincia di Agrigento. Delle tre squadre impegnate nel campionato di Serie D, soltanto una si è garantita la permanenza nella categoria: si tratta del Castrumfavara, che ha strappato la salvezza nei playout a scapito del Licata, condannato alla retrocessione in Eccellenza.
Secondo quanto riportato da Paolo Picone sul Giornale di Sicilia, la stagione si è chiusa nel segno delle scelte dolorose e dei progetti da ricostruire. In particolare, resta l’ombra lunga del ritiro anticipato dell’Akragas, che si è fermato prima della fine del campionato, alterando la classifica e penalizzando proprio Favara e Licata, cui sono stati sottratti i punti ottenuti sul campo contro la formazione dell’ex presidente Giovanni Castronovo Deni.
Castrumfavara salva, ma cambia guida tecnica
La salvezza del Castrumfavara – formalmente iscritto come Canicattì, per via della cessione del titolo sportivo – rappresenta l’unica nota positiva. Tuttavia, l’allenatore Piero Infantino ha annunciato l’addio, ringraziando staff e tifoseria. La dirigenza è ora alla ricerca di un nuovo tecnico per affrontare con maggiore ambizione la stagione 2024/25.
Akragas, si lavora al rilancio: nasce la “Pro Akragas 2026”?
Ad Agrigento, l’obiettivo è ripartire dalle ceneri dell’Akragas. Come scrive Picone sul Giornale di Sicilia, imprenditori e appassionati stanno valutando la possibilità di fondare un nuovo club, forse denominato “Pro Akragas 2026”, e di ripartire dai campionati di Promozione o Eccellenza attraverso l’acquisizione di un nuovo titolo sportivo. Tra le ipotesi circolate, anche quella di un passaggio del titolo dall’Aragona, poi smentita dal presidente Luigi Morreale.
Licata, nessuna cessione: Massimino e Romano non mollano
Il colpo più duro lo subisce il Licata, retrocesso dopo aver lottato fino all’ultimo. Il presidente Enrico Massimino ha smentito trattative per la cessione delle quote:
«Non ho ricevuto alcuna proposta formale. Siamo aperti a valutare soluzioni serie e concrete, sempre e solo nell’interesse del Licata Calcio. Fermarsi non è un’opzione.»
A fare eco alle sue parole, anche quelle del tecnico Giuseppe Pippetto Romano, che ha voluto assumersi responsabilità pur non essendo il principale colpevole della stagione negativa:
«Mi sono caricato l’onere di salvare questo club due volte. Rifarei tutto, perché questa città lo merita. Errori ne abbiamo fatti, ma non ci siamo mai tirati indietro. Massimino ha dato tutto per questa squadra.»
In attesa di capire quale sarà il futuro immediato, il calcio agrigentino si ritrova a ripartire tra delusioni, resilienza e nuovi tentativi di rinascita. Un’estate calda è appena cominciata.