Nel resoconto pubblicato da La Sicilia, il tecnico Peppe Misiti analizza la vittoria nel derby contro la Nissa, evidenziando consapevolezza e identità della sua squadra. «Abbiamo fatto una grande partita, non abbiamo sbagliato nulla», riporta La Sicilia citando l’allenatore, soddisfatto della capacità dei suoi di costruire «dieci-dodici palle gol» e di interpretare il match con intensità e coraggio. Vincere davanti ai tifosi, sottolinea Misiti, «è stato bellissimo».
Secondo quanto descritto da La Sicilia, il grande protagonista è stato Dario Maltese, leader e migliore in campo. Il capitano ha spiegato che questa vittoria «arriva dopo tante chiacchiere» e che la squadra era stata condizionata mentalmente negli ultimi tempi. «Il mister ci ha dato calma, la vittoria di Paternò ci ha rimesso in moto», riporta ancora La Sicilia. Maltese ha ammesso l’enorme carica ricevuta dai tifosi: «In tre giorni ho ricevuto 30-40 messaggi al giorno. Ho capito che questa partita andava oltre il calcio».
Il quotidiano riporta anche le parole del direttore sportivo Aurelio Lo Bianco, che conferma l’arrivo di nuovi acquisti a breve: «Dobbiamo sostituire i tre giocatori che sono andati via». Due settimane fa il Gela era contestato, oggi è acclamato: un cambio di clima che, come ricorda La Sicilia, Misiti invita a gestire con equilibrio: «Pensiamo a lavorare e a far divertire la gente».
Capitan Maltese: «Era destino che decidessi io questa partita»
In un secondo articolo, La Sicilia dà spazio alle emozioni di Dario Maltese, che dedica la vittoria ai tifosi e al suo allenatore Peppe Misiti: «Lasciatemi abbracciare il mio amico allenatore. Oggi è una giornata speciale e me la voglio godere tutta».
Secondo La Sicilia, Maltese sottolinea il ruolo di Toti Vittoria, presidente entusiasta che «non ha mai fatto mancare il suo sostegno» girando per lo stadio fino a sera inoltrata. Ma l’euforia non distoglie il capitano dalla realtà: «Questa è una squadra forte, formata da giocatori importanti, ma serviva serenità. Io non ho la bacchetta magica».
Fra i passaggi più significativi, La Sicilia evidenzia la frase che dà il titolo: «Quando l’arbitro ha fischiato il rigore, ho capito che il destino aveva deciso così: dovevo risolverla io». Un segnale di responsabilità che consolida il ruolo di Maltese come leader dentro e fuori dal campo.
Il direttore sportivo Lo Bianco, citato ancora da La Sicilia, chiude sottolineando che «il calcio è straordinario e unico»: dagli insulti alla festa totale, nel giro di due settimane. Ma ora, dice, «serve continuità e testa bassa».