Aria di rivoluzione in casa Paternò Calcio. Dopo settimane turbolente, il club ha annunciato la rimodulazione dell’intero staff tecnico, ringraziando allenatori e collaboratori per il lavoro svolto fino ad oggi. I contratti già firmati saranno rivisti nelle prossime ore, mentre la dirigenza sta valutando i profili per comporre il nuovo gruppo che guiderà la squadra.
Sul fronte societario, il presidente Yahya Kirdi ha affidato vicepresidenza e direzione generale a Jamil Kamal, segnando un cambiamento profondo nell’assetto dirigenziale. Contestualmente, ha salutato Gustavo Rantuccio, figura ritenuta fondamentale nella fase iniziale del progetto, che lascia l’incarico per tornare alle proprie attività.
Intanto la rosa giallorossa conta 26 giocatori e si prepara all’esordio stagionale in campionato, previsto domenica prossima a Vibo Valentia. Sarà un primo banco di prova in un bimestre che la società definisce cruciale per valutare il lavoro svolto e la competitività della squadra.
Tra le decisioni più sorprendenti, l’annuncio che non verrà lanciata alcuna campagna abbonamenti: l’ingresso allo stadio sarà gratuito per tutti i tifosi. Una scelta che vuole rafforzare il legame con la piazza e garantire sostegno costante alla squadra.
Non solo prima squadra: il progetto Paternò guarda anche al futuro. La società ha ribadito la volontà di creare una Accademia di calcio gratuita per i giovani del territorio, con l’obiettivo di valorizzare i talenti locali e promuovere il calcio come strumento sociale, educativo e formativo.
Sul piano infrastrutturale, il Comune di Paternò è al lavoro per ristrutturare lo stadio e predisporre un secondo impianto per gli allenamenti. Una collaborazione istituzionale che si affianca ai piani del presidente Kirdi, intenzionato a portare in Sicilia anche un grande evento internazionale di beneficenza con stelle del calcio italiano e mondiale, dopo le edizioni già disputate a Dubai e in Turchia.
Il club rossazzurro si trova dunque nel pieno di una fase di transizione: tra incertezze, cambiamenti e promesse, l’unica certezza è che al Paternò soffia un vento di profonda trasformazione.