Come riporta F.G. su La Sicilia, il Gela esce tra la delusione del “Vincenzo Presti” dopo la sconfitta casalinga che interrompe l’imbattibilità interna e frena la corsa in classifica. Un k.o. che brucia e che, secondo il tecnico Gaspare Cacciola, affonda le radici in un problema mentale più che tecnico.
«È evidente che dopo la vittoria con la Vigor Lamezia è successo qualcosa nella testa dei miei giocatori – ha dichiarato Cacciola a La Sicilia –. Queste due sconfitte di fila sono figlie di un blocco psicologico. Non siamo più liberi di mente come lo eravamo fino a due giornate fa. Ritrovarci soli in vetta alla classifica ha forse pesato sull’atteggiamento dei ragazzi».
Il tecnico del Gela ha poi aggiunto: «Dobbiamo lavorare per risistemare le cose. Ad Acireale ci aspetta un match difficile e dobbiamo evitare di complicarci la vita da soli, come accaduto a San Cataldo o contro la Nuova Igea Virtus».
Cacciola ha riconosciuto anche qualche aspetto positivo: «Devo ammettere che Bollino, Gigante e Mbakogu sono entrati bene in partita. Ma non eravamo al completo: mi mancavano giocatori importanti come Benassi, Tuccio e Vincenzi, e gli infortuni ci stanno penalizzando. Non siamo fenomeni, ma neppure una squadra destinata ai blocchi mentali».
Come evidenzia ancora La Sicilia, l’allenatore ha espresso amarezza per alcuni episodi arbitrali: «Non parlo mai degli arbitri, ma vorrei capire come si possa non dare quel rigore su Bollino nel finale. È stato incredibile».
In sala stampa si è presentato anche Jerry Mbakogu, autore del gol del Gela, che ha preferito guardare oltre il risultato: «Segnare è sempre bello, ma oggi avrei preferito non farlo se questo avesse significato vincere la partita».
Il quotidiano siciliano riporta anche le parole di Sasà Marra, tecnico della squadra avversaria: «Sono felice per lo spirito dei miei ragazzi. Vincere a Gela, davanti a un pubblico così, non è mai facile. Abbiamo trovato continuità e ora ci godiamo questo momento meritato».