“Bilanci truccati e fatture false”: la Finanza “incastra la Juventus” | Emesse le prime condanne
Si torna a parlare dell’inchiesta che ha visto suo malgrado protagonista la Vecchia Signora per alcune manovre finanziarie.
L’inchiesta “Prisma” sulla Juventus è nata da controlli incrociati e approfondimenti condotti dalla CONSOB e dalla COVISOC. Questi enti hanno sollevato dubbi sulla regolarità dei bilanci della società bianconera, in particolare per quanto riguarda le stagioni dal 2018 al 2021. Le perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi di Torino e Milano nel novembre 2021 hanno dato il via formale all’indagine della Procura di Torino.
Al centro dell’inchiesta ci sono principalmente due filoni: le plusvalenze fittizie e la cosiddetta “manovra stipendi”. Per quanto riguarda le plusvalenze, la Juventus è stata accusata di aver gonfiato il valore di alcuni calciatori nelle operazioni di scambio.
La “manovra stipendi” si riferisce agli accordi presi con i calciatori durante la pandemia di COVID-19. Secondo l’accusa, la Juventus avrebbe annunciato una rinuncia agli stipendi da parte dei giocatori, ma in realtà avrebbe pattuito privatamente il pagamento di gran parte di queste somme in un secondo momento, tramite “side letter” non depositate.
I reati contestati alla Juventus e ai suoi ex dirigenti, a vario titolo, includono falso delle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti.
Il filone sportivo
L’inchiesta Prisma ha avuto significative ripercussioni anche sul fronte della giustizia sportiva. Per quanto riguarda il filone delle plusvalenze, la Juventus è stata inizialmente penalizzata di 15 punti in classifica dalla Corte d’Appello Federale. Successivamente, dopo un ricorso, la penalizzazione è stata ridotta a 10 punti. Sul fronte della “manovra stipendi”, la società ha raggiunto un patteggiamento con la Procura Federale, che ha comportato un’ammenda di 718.000 euro e la rinuncia a presentare ricorsi.
Anche la UEFA ha aperto un’indagine. L’obiettivo era verificare eventuali violazioni delle norme sul fair play finanziario e sulle licenze per club. In seguito a queste indagini, la UEFA ha escluso la Juventus dalle competizioni europee per la stagione 2023/2024 e ha comminato una sanzione finanziaria di 20 milioni di euro.
Il processo ai dirigenti bianconeri
Il processo per gli ex dirigenti della Juventus nell’ambito dell’inchiesta “Prisma” ha avuto un percorso complesso. Dopo un rinvio della Cassazione sulla competenza territoriale, il fascicolo è passato dalla Procura di Torino a quella di Roma. La Procura di Roma, così come riporta “Tuttosport”, ha successivamente chiesto il rinvio a giudizio per Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici).
Va notato che per alcune posizioni e capi d’imputazione si è verificata l’archiviazione. Ad esempio, l’ipotesi di reato relativa all’emissione di false fatturazioni è stata archiviata, in quanto “non è mai entrata a far parte del processo penale in corso ai danni della Juventus”. La richiesta di archiviazione per altri capi d’accusa non è stata accolta, e il processo penale per gli ex dirigenti prosegue.