A volte le strade si separano, ma non per allontanarsi: per capire quanto siano destinate a rincontrarsi. È ciò che è accaduto tra l’ASD Aspra e Nino Sciortino, ufficialmente tornato alla guida tecnica della prima squadra dopo poco più di un mese dalle dimissioni rassegnate il 2 novembre.
La società, attraverso una nota, ha spiegato le motivazioni del ritorno, evidenziando come la scelta di accettare le dimissioni del tecnico non abbia prodotto i risultati auspicati. Decisione presa allora per rispetto reciproco, ma che oggi — alla luce di un percorso non convincente — viene riconsiderata con lucidità e senso di responsabilità.
Terminata la breve parentesi affidata a Mister Bennardo, il club ha deciso di tornare alle origini del proprio progetto tecnico, rimettendo Sciortino al centro del progetto sportivo. Una scelta ponderata, sottolineano dalla dirigenza, e non dettata dall’urgenza.
«Sciortino non era parte del progetto: lui era il progetto»
Parole chiare e nette, quelle del direttore sportivo Frittitta, che fotografa senza esitazioni il peso tecnico e umano dell’allenatore all’interno dell’ambiente gialloverde:
«Mister Sciortino non era parte del progetto: lui era il progetto. Non si era mai spenta la scintilla, oggi siamo pronti a farla tornare fiamma viva. Torna per completare ciò che aveva iniziato, con il sostegno totale della società e di una rosa costruita seguendo le sue idee».
Identità, giovani, appartenenza: il progetto riparte
L’ASD Aspra sceglie dunque la continuità, riaffidando la panchina a chi — per conoscenza dello spogliatoio, lettura dell’ambiente e competenza tecnica — rappresenta un punto di riferimento stabile. Obiettivo dichiarato: ricostruire un’identità forte, valorizzare i giovani del territorio e rilanciare un percorso sportivo che nelle intenzioni della società doveva mantenere solidità e crescita costante.
Il ritorno di Sciortino segna l’inizio di un nuovo capitolo, con la volontà di ritrovare compattezza e determinazione in vista della seconda parte di stagione. Il tecnico riparte da ciò che aveva costruito e da un gruppo che, nelle intenzioni dirigenziali, ritroverà con lui la propria guida naturale.