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Rende, Modesto a GS.it: ''Con Igea non è decisiva. Campionato molto equilibrato. Al Palermo...''

Rende, Modesto a GS.it: ''Con Igea non è decisiva. Campionato molto equilibrato. Al Palermo...''


Le esclusive di Goalsicilia.it-Intervista all'esterno ex Crotone

"Le mie intenzioni dopo la vittoria del campionato col Crotone erano quelle di smettere di giocare a calcio". FrancescoModesto ex esterno tra le altre di Reggina, Genoa, Palermo, Parma e Bologna, nonostante la testa lo spingesse verso il ritiro, si è rimesso in gioco e dopo tanti anni di serie A, è ripartito da Rende in D. Goalsicilia.it lo ha intervistato per parlare di presente, passato e futuro.  

L'idea di appendere gli scarpini al chiodo è subito svanita...

"Avevo scelto di prendere il patentino di allenatore e cominciare una nuova carriera. Poi però mi mancavano lo spogliatoio, il campo e c'è stato un momento in cui mi sono reso conto che senza calcio mi sentivo incompleto. Sono stati bravi il presidente, il direttore ed il mister a farmi venire qui per dare una mano in fase di crescita al Rende. Gli stimoli sono arrivati immediatamente perché avevo ancora voglia di mettermi in gioco".

Nella tua carriera non ti sono certo mancati gli allenatori cui in futuro poterti ispirare...

"Mazzarri, Gasperini, Giampaolo... Da ogni allenatore bisogna prendere le cose migliori per capire se riesci a fare qualcosa di importante. È un mestiere molto difficile e impegnativo, ti devi dedicare tantissimo sul campo e fuori. Però vorrei intraprendere questa strada o quanto meno provarci".

Qual è il tuo pensiero tattico?

"Mi piacerebbe giocare a tre, ma poi il modulo lo fanno i calciatori. Se non hai gli uomini giusti, meglio non fossilizzarsi su un solo modulo".

L'anno scorso sei stato tra i protagonisti della cavalcata del Crotone dalla B alla A...

"Da crotonese è stato realizzare il sogno di ogni giocatore. Portare la squadra della mia città in serie A è stato straordinario e inaspettato. Nessuno avrebbe scommesso sulla nostra promozione".

Quanto ti è dispiaciuto non rinnovare dopo quel 'miracolo' calcistico?

"Avevo avuto il sentore; si sa, ad una certa età... L'unica cosa che mi è dispiaciuta è che mi sarei aspettato magari una telefonata per farmi sapere che non rientravo più nei piani della società. Per due anni ho dedicato tutto me stesso al Crotone, prima la salvezza, poi la promozione. Pazienza, nel calcio succedono queste cose".

Ora sei ripartito dalla D, sabato il tuo Rende (Modesto è infortunato) farà visita all'Igea...

"Sarà una partita molto particolare, uno scontro diretto. Chi vince dimostra di essere ancora in corsa. Però noi non possiamo ragionare solo su una partita, il campionato è ancora lungo: poi se gli altri vincono tutte le partite da qui alla fine, non possiamo che fargli un applauso e constatare che sono stati più bravi di noi".

Leonzio, Cavese, Igea e Rende. Chi è la favorita per la promozione?

"E' un campionato tosto con quattro-cinque squadre che sono lì raggruppate. In testa alla classifica ci siamo stati praticamente tutti. C'è equilibrio, è difficile fare previsioni ora. Chi vincerà più partite da qui in poi porterà a casa la vittoria finale".

Se ti dico Palermo, cosa ti torna in mente?

"Palermo è stata la mia prima città. Da Cosenza, dove comunque ero a casa, mi comprò il Venezia di Zamparini. Il presidente in quell'estate rilevò il Palermo e mi trasferii in Sicilia di corsa. E' una città bellissima dove sono stato benissimo nonostante fosse la mia prima esperienza fuori casa. Mi sono sentito subito un calciatore vero, c'è un entusiasmo pazzesco e un ambiente caldissimo".

Tra Crotone e Palermo, potrebbero toccarti da vicino due delle tre retrocessioni dalla serie A alla serie B...

"Il campionato deve ancora finire, la matematica non condanna nessuna delle due. Io spero che almeno riescano fino alla fine a giocarsi le partite a viso aperto come stanno facendo ultimamente e di onorare il campionato fino all'ultima giornata".

Qual è il gol cui sei più affezionato?

"Di gol ne ho fatti pochi (ride, ndr). Penso però che non mi scorderò mai quello con il Crotone contro il Como che è valso la vittoria del campionato e poi uno in Parma-Napoli di sabato sera dove feci il 2-1".

Vittorio Damiani
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