Calaiò a GS.it: ‘’Bilancio della mia esperienza a Licata. Soddisfatto ma ho un rammarico’’

Il Licata, che non navigava in acque tranquillissime nel campionato di Eccellenza girone A ma che con le ultime due vittorie ha risalito la classifica, gli ha chiesto una mano per il mercato dicembrino. Parliamo di Umberto Calaiò, agente Fifa, che ha rivestito per una 20ina di giorni il ruolo di consulente di mercato proprio dei gialloblù. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.

Umberto, intanto com’è andata a Licata?

“Il rapporto di consulenza era nato per dar loro una mano in fase di mercato. Quando sono arrivato c’erano otto/nove giocatori che si allenavano, abbiamo cercato di assortire meglio la rosa con quei profili che andavano a colmare le lacune. Puntando non tanto sui nomi, ma su calciatori con valori che si potessero integrare bene nel gruppo già esistente”.

È stato difficile?

“Abbastanza. Sia perché il mercato di riparazione è sempre complicato, ma anche perché c’era un po’ di confusione. Dal martedì al venerdì avrei dovuto portare il centrocampista, l’esterno sinistro e un assortimento di Juniores in difesa. Mercoledì sono andati via i vari Di Martino, Mallia e Gioele, quindi all’ultimo ho dovuto prendere Lo Verde che ha esordito domenica scorsa, Pellegrino ex Due Torri e Gennaro che arrivava da Marsala".

Ritmi forsennati...

“Sono stati bravi i ragazzi ad inserirsi subito, ma ne conoscevo le qualità umane quindi non avevo dubbi. Un plauso va anche ovviamente a chi li ha accolti, quindi al gruppo storico costruito in estate”.

Prima della sosta natalizia vittoria sul Castelbuono...

“Sì, ha dato morale ai ragazzi e ha permesso al mister ed al preparatore atletico di lavorare serenamente nei 15 giorni di pausa del campionato. Al rientro vittoria a Marsala, magari non proprio spettacolare sul piano del gioco ma sempre tre punti vale’’.

Hai assistito alla gara con i lilibetani...

“Match che sul piano del gioco ha offerto poco. Vuoi per il campo, vuoi per la paura di perdere, pure in virtù delle motivazioni del Marsala che voleva muovere la classifica. Il risultato è stato in bilico fino alla fine, anche se ci sono state un po’ di opportunità per trovare il raddoppio. Tre punti importanti e tutto sommato meritati, non tanto per il gioco quanto per le occasioni avute’’.

L’avventura a Licata però è finita...

“Consensualmente con la società abbiamo deciso di interrompere il rapporto. Spero il club possa riordinare le idee e ricompattarsi a livello societario”.

Ce lo hanno chiesto in tanti, ti giro la domanda: hai percepito quali sono i progetti della società?

“Te lo dico molto sinceramente, ho chiesto loro che tipo di progetti avessero. Il mio obiettivo in una piazza come Licata non era solo quello di fare il mercato, ma magari proseguire per progettare il futuro di questo club e capirne potenzialità e forza. Ad oggi anche io non ho avuto elementi tali da comprendere che tipo di programmazione ci potrà essere. Mi hanno solo detto che vogliono chiudere la stagione in tranquillità, senza debiti o pendenze, per poi rivalutare il budget per l’anno prossimo e provare a vincere il campionato. Non so le potenzialità, il progetto però dovrebbe essere quello della promozione per la prossima annata. Infatti è stato costruito a dicembre un organico che, con l’inserimento di 4/5 elementi la prossima estate, potesse essere adeguato al salto di categoria”.

C’è un giocatore che avresti voluto portare a Licata e non ci sei riuscito?

“Avevo già bloccato Josè Cianni, centrocampista centrale importante che avevo visto a Potenza due anni fa, protagonista anche col Trapani di Boscaglia che ha sempre giocato in Lega Pro ed in D. La società era a conoscenza di questa operazione, poi per un motivo o per un altro mi hanno detto che andava bene così e che volevano evitare un altro ingaggio pesante. Questa è l’unica cosa che mi manca, non aver potuto portare un centrocampista di queste qualità”.