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Polito: “Vinto campionato ma non è tutto oro quello che luccica. Spiego mia stagione al Real Suttano, tra gioie e amarezze”

Polito: “Vinto campionato ma non è tutto oro quello che luccica. Spiego mia stagione al Real Suttano, tra gioie e amarezze”


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Peppe Polito, attaccante protagonista nell’ultima stagione al RealSuttano, a Goalsicilia.it ha fatto un bilancio.

LA STAGIONE: “Ovviamente calcisticamente è positivo. Quando si ottiene una promozione è sempre così, ma alle spalle c’è sempre tanto e osservando da fuori non si possono sapere molte cose”.

L’APPRODO: “Non rientrava nelle mie intenzioni continuare a giocare a calcio, mi sono reso conto che senza non posso stare e non sono così vecchio e da buttare via, ma ho iniziato in ritardo. Grazie a mister Di Matteo e al mio amico Marco Sciacca, sono riuscito a continuare a giocare. Rispetto agli altri ero un po’ in ritardo, ripeto, ero sovrappeso dopo cinque/sei mesi di inattività. Inizialmente ho dato il contributo soprattutto a livello di esperienza, ovviamente con gli allenamenti e con il minutaggio, la mia stagione è andata a migliorare”.

GIUDIZIO: “Mi aspettavo di segnare molti più gol, ne ho fatti sei, una decina d’assist, ma potevo fare di più. A livello di collettivo però ho dato un grande contributo a società, mister e compagni soprattutto nel finale”.

NON È ORO TUTTO CIÒ CHE LUCCICA: “Vista da fuori sembra tutto perfetto, ma non è oro tutto ciò che luccica. Qualcuno poteva dire che con la squadra che avevamo dovevamo ammazzare il campionato, ma dopo la partita persa 2-1 con l’Empedoclina qualcuno della dirigenza, non farò nomi, ha inveito contro alcuni di noi dicendo cose molto gravi”.

CATTIVERIE: “Ad alcuni di noi sono state dette molte cattiverie, ma non era la prima volta. Per esempio ad Enna dopo l’1-1 qualcuno ha detto che il mister, me stesso e altri compagni dovevano andare via perché ‘non servivamo’. Magari la settimana successiva si vinceva ed eravamo tutti fenomeni”.

SOLI: “Dopo la partita con l’Empedoclina, già citata, qualcuno della dirigenza ci ha lasciato soli. Questa persona era colui che contribuiva alle spese della squadra, ha abbandonato anche la società muovendo delle critiche anch’esse pesanti”.

QUESTA PERSONA: “Continuo a non fare il nome, ma questa persona ha dato un ultimatum alla società dicendo che se non avesse fatto fuori me ed altri compagni, ripeto ci ha tacciato di qualcosa di molto grave, sarebbe andato via. Alla società va un grande plauso perché ha fatto vincere il lato umano a quello economico”.

IL CAMPO: “Alla fine i risultati ci hanno dato ragione, nonostante gli enormi sacrifici. Per un periodo ci siamo allenati solo una o due volte a settimana, qualcuno è stato annullato e qualche volta eravamo in pochi ed era davvero difficile”.

I FESTEGGIAMENTI: “Certa gente, dopo la vittoria finale, voleva festeggiare con noi ed è stata cacciata dal campo”.

RINGRAZIAMENTI: “Come dicevo meritano un grande grazie mister Di Matteo, Marco Sciacca, ma anche Gianluca Panzica e quella dirigenza che è rimasta con noi fino alla fine. Un plauso anche ai tifosi che ci hanno sostenuto”.   

MIO FUTURO: “Conto di fare molto meglio dell’ultima stagione, a livello realizzativo. Inizierò la stagione in forma, sto continuando ad allenarmi, ho raggiunto il peso forma. Non so se potrò tornare il Peppe Polito di un tempo, perché gli anni passano per tutti, ma sono certo che dirò la mia. Ho già avuto dei contatti, c’è la possibilità di rimanere al Real Suttano, valuterò con calma”.

 

Dario Li Vigni
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