Logo Goalsicilia
Siracusa
Logo Siracusa
Betta a GS.it: ‘’Siracusa può salvarsi, ma mancano un mediano ed una punta come...’’

Betta a GS.it: ‘’Siracusa può salvarsi, ma mancano un mediano ed una punta come...’’


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il tecnico ex Noto ed Akragas ci parla degli aretusei

Oltre che un ottimo allenatore, da qualche tempo è diventato anche direttore sportivo. Parliamo di Giancarlo Betta ex tecnico tra le altre di Noto ed Akragas. Il mister, che attualmente commenta le partite esterne del Siracusa sul canale 97 del digitale terrestre, ha fatto un po’ il punto della situazione in casa aretusea. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.

Mister, la prima domanda è d’obbligo. Che ci fai a spasso e come va?

“Eh, come va... (ride, ndr). Abbastanza bene dai, sto lavorando con la Juventus che mi ha affidato delle Accademy siciliane, soprattutto quella dei Pantanelli ed è un lavoro rivolto a far crescere i ragazzi della provincia di Siracusa. Per quanto riguarda la panchina, sono sempre in attesa che arrivi qualcosa di veramente serio. Ritengo che bisogna decidere di andare in un posto dove ritieni adatta la tua competenza”.

Ne avrai ricevute proposte immagino...

“Non mi chiedere di fare nomi perché non ne faccio. Qualcosa c’è stato, ma non come uno immagina per quello che si è costruito. Nel calcio si dimentica in fretta. Quello che è successo all’Akragas, da un punto di vista professionale, mi si è rivoltato contro, credo in maniera esagerata. Sono stato esonerato a tre punti dalla prima con cinque vittorie in sette gare. Dal punto di vista mediatico non è stato positivo, però sono pronto ad una nuova avventura”.

Di certo non sei rimasto con le mani in mano...

“Esatto, nel frattempo ho studiato e ho preso il patentino di direttore sportivo a Coverciano. Credo tra l’altro di essere l’unico della zona del siracusano ad avere il doppio tesserino, forse tra i pochi in Sicilia. Ho fatto un corso bellissimo con gente del calibro di Di Vaio e Balzaretti, una bella esperienza. Con i direttori ti rapporti sempre, è stato utile per capire come lavorano”.

Parliamo di Siracusa, come valuti finora la stagione degli azzurri?

“Beh, rispetto alla qualità della rosa, le difficoltà erano immaginabili visto che ci sono molti ragazzi in Lega Pro per la prima volta. Ha una difesa molto solida, ma credo che debba essere completata tra centrocampo ed attacco. Soprattutto per quanto riguarda velocità, gamba e capacità negli inserimenti”.

Spiegati meglio...

“Il Siracusa ha un’ottima difesa, e fin qui ci siamo, ma rende al meglio stando bassa. Così però i centrocampisti e le punte devono avere la gamba per attaccare 60/70 metri di campo. Questo in organico non c’è, perfezionando questa cosa sul mercato il Siracusa arriverà tranquillamente alla salvezza”.

Se la società prende questo tipo di calciatori, Baiocco e Spinelli perdono il posto...

“Non necessariamente. Una squadra deve avere giocatori di diverse caratteristiche, poi sta al tecnico miscelarli al meglio. Però quando l’allenatore non ha questa possibilità, ed è costretto a giocare in un unico modo, diventa limitativo per la squadra.

Come deve intervenire la società quindi sul mercato di riparazione?

“Oltre al prototipo di calciatori che ho citato prima, al Siracusa mancano attaccanti che abbiano una certa velocità e rapidità. Questo rispetto a tante altre squadre, comprese quelle che lottano per non retrocedere, che ne sono provvisti”.

Fammi gli identikit del mediano e della punta che servirebbero...

“Il centrocampista, parlo di centrale non di esterno, dovrebbe avere capacità di incursione e portare a casa sei/sette gol nel corso dell’anno. Per intenderci un Mancosu, bravo ad inserirsi, creando la superiorità davanti partendo da dietro. Per l’attacco credo serva una seconda punta, brava a sfruttare gli spazi e soprattutto rapida a ripartire in velocità”.

Chi i tre migliori finora?

“Al primo posto metto assolutamente Dentice. Lo conosco bene perché ho avuto il piacere di averlo ad Agrigento, ammetto che mi sta un po’ sorprendendo piacevolmente, perché sta crescendo a vista d’occhio settimana dopo settimana. Poi Emanuele Catania, che non smette mai di sorprendere, spostato più centralmente ‘alla Totti’ sta facendo la differenza. Dulcis in fundo cito Pirrello, un ragazzo che ha fatto bene nella Primavera del Palermo e si è calato bene anche in questo campionato di Lega Pro”.

Domenica sconfitta a Caserta, cosa è mancato?

“Partita stranissima, onestamente i campani non hanno fatto granché per vincere e si sono ritrovati con questi tre punti. L’unica cosa che mi è piaciuta, è la loro gestione dopo il 2-0. Secondo me è stata un’occasione persa per il Siracusa”.

Domani arriva il Cosenza, non proprio il più facile degli avversari...

“Bravo. È una squadra che ti concede poco, non ti attacca mai a centrocampo e sta chiusa giocando con le ripartenze ed i lanci lunghi. Ci vuole la capacità di andare ad attaccarli bene, preparando ancora meglio le coperture preventive perché quando ripartono fanno male. Hanno Gambino in avanti che sa fare la differenza. La chiave sarà non lasciare loro campo per il contropiede”.

Dario Li Vigni
I contenuti vengono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC-BY 4.0
GoalSicilia.it © 2024 di Marcello Masotto - via G. Savonarola, 60 – 90135 Palermo – P.I. : 06659860826
Testata giornalistica telematica sportiva iscrizione n.3520/2018 al registro stampa del tribunale di Palermo
Direttore responsabile Dario Li Vigni
Loading...