
Biancavilla e Troina sempre più nel baratro, domenica saranno contro-Il focus
L'editoriale sulla situazione delle due siciliane in fondo alla classifica.
Tra i risultati dei recuperi del girone I di Serie D, giocati mercoledì scorso, ne balzano all’occhio due su tutti. Parliamo di due batoste avvenute ai danni di due squadre siciliane, il Biancavilla e il Troina, da parte di altrettante compagini isolane, il super Acireale di mister De Sanzo e il Trapani del ritrovato mister Moschella. Il Biancavilla, oramai fanalino di coda del girone, è affondato in casa sotto i colpi di un mai domo Acireale. Gialloblù che addirittura erano passati in vantaggio al primo minuto con Spadoni ma che si fanno rimontare dal poker di bomber Ricciardo, in giornata come non mai, dal gol di Russo e dalla marcatura dell’ex Viglianisi che firma l’1-6 finale e mette il punto a questo derby tutto etneo.
Biancavilla che in questo momento occupa la diciannovesima, nonché ultima, posizione in classifica con 14 punti frutto di 3 vittorie, 5 pareggi e 23 sconfitte. I gol fatti dalla compagine gialloblù sono solamente 23 mentre quelli subiti sono addirittura 68 e tutto ciò porta a una differenza reti complessiva di -45.
Etnei che cominciano questa loro travagliata stagione con mister Orazio Pidatella in panchina che però, poche ore prima dell’inizio della regular season, rassegna le proprie dimissioni. In sostituzione, e temporaneamente, viene chiamato a dirigere il team Benedetto Cascio che solo dopo due partite, in cui subisce due sconfitte, fa spazio a mister Ciccio Cozza, artefice qualche anno prima della promozione in C della Sicula Leonzio. Dopo appena sette partite (in cui il neo-tecnico gialloblù raccoglie appena 4 punti frutto di 1 vittoria, 1 pareggio e 5 sconfitte) viene esonerato anche quest’ultimo e di tutta fretta viene richiamato sulla panchina etnea Orazio Pidatella. L’avventura di Pidatella però dura veramente poco, dopo 6 partite è lo stesso allenatore catanese a rassegnare, per la seconda volta, le proprie dimissioni personali. La società allora si prende qualche giorno per riflettere e infine prende la decisione di chiamare sulla panchina Emanuele Ferraro, allenatore reduce dall’esperienza al FC Messina, e di rinnovare quasi interamente la squadra. Ferraro rispetto ai suoi predecessori dura di più ma dopo 12 partite (in cui raccoglie 7 punti frutto di 2 vittorie, 1 pareggio e 9 sconfitte) è costretto anche lui a farsi da parte. Allora è il turno di Marco Coppa che, prima di consegnare anche lui le dimissioni, guiderà la squadra per 3 partite raccogliendo un solo punto. Infine contro l’Acireale in panchina è andato il responsabile del settore giovanile Napoleone Fichera, che sicuramente a giorni farà spazio all’ennesimo nuovo tecnico gialloblù.
Che questa volta sia, a un mese dalla fine del campionato, quello definitivo? Una cosa però è certa: questo valzer in panchina non ha fatto bene a nessuno, a partire dalla squadra fino ad arrivare alla piazza e ai tifosi, e si è potuto vedere nei risultati conseguiti in questa stagione dagli etnei.
Ora però spostiamoci dall’altro lato e analizziamo anche i rossoblù del Troina.
Troina che durante l’ultimo match disputato, in casa del Trapani, non sembra completamente presente in campo e si ritrova a dover raccogliere per ben nove volte il pallone dalla rete. La loro una partita cominciata male, con il Trapani che alla mezz’ora era già avanti 4-0, e finita peggio, con un passivo di ben nove reti. Quattro di queste nove reti portano la firma di Bonfiglio, due dell’ex di turno Musso e poi Santarpia, Russo e De Felice siglano una marcatura a testa.
In questo momento ennesi che occupano la diciottesima, nonché penultima, posizione in classifica con 16 punti, sul campo 25 contando che i rossoblù sono partiti con sei punti di penalizzazione e contando anche che la gara con il FC Messina era finita con la vittoria rossoblù, frutto di 5 vittorie (più quella con il FC Messina 6), 7 pareggi e 17 sconfitte. I gol messi a segno dai rossoblù sono 28 mentre quelli subiti sono 60 e tutto ciò porta a una differenza reti complessiva di -32.
Troina che comincia la stagione con la consapevolezza di partire con un deficit di -10, ridotto poi in secondo grado a -6, in classifica causa un’indagine che ha portato alla luce degli episodi di calcio scommesse. Rossoblù che, dopo un piccolo flirt con il tecnico uscente Mascara, decidono per un ritorno sulla panchina ennese, decidono di richiamare in panchina il tecnico troinese Giuseppe Pagana, forse il vero grande errore di questa stagione, che però a poche ore dal fischio d’inizio del match di Coppa Italia con la Sancataldese rassegna le proprie dimissioni.
Troina che così, a ridosso dell’esordio stagionale, si ritrova senza allenatore e anche se la piazza è ancora piena di profili importanti solo in pochi accetterebbero un’impresa così difficile quale è quella che spetta ai rossoblù. A poche ore dall’inizio del match arriva l’annuncio che non ti aspetti, tramite i propri canali social, il Troina annuncia il nuovo allenatore: è l’esperto Angelo Galfano reduce da un impensabile salvezza centrata in Serie C con la Vibonese, squadra ancora protagonista degli incubi dei tifosi troinesi (stagione 2017-18 ndr.). La squadra sotto la guida del tecnico trapanese gioca bene ma non riesce a fare risultato, la prima vittoria arriverà solamente la sesta giornata contro la blasonata Cavese, Troina che così dimezza la penalizzazione. Penalizzazione che verrà addirittura azzerata la giornata dopo quando fuori casa batte di misura il Cittanova, lì comincia il vero campionato del Troina.
Si riparte da quota zero. Una volta azzerata la penalizzazione il Troina però torna a far fatica in campo e ad ottenere scarsi risultati pur continuando a giocare bene. Sono numerosi i giocatori che allora decidono di lasciare la rosa ma numerosi sono anche i giovani innesti che ne entrano a far parte. Società che però crede nel miracolo e decide di fare uno sforzo in più, a dicembre si registra l’arrivo di Manfrè, attaccante di spessore proveniente dal Biancavilla, e il ritorno di Ficarrotta, proveniente sempre dal Biancavilla ma che aveva cominciato la stagione al Giarre. Troina che allora ricomincia a macinare punti ma senza costanza e con delle prestazioni meno qualitative rispetto a quelle di inizio stagione. A febbraio come un fulmine a ciel sereno, dopo il pareggio interno con il Paternò, arriva l’esonero di mister Angelo Galfano. In sostituzione arriva Gaetano Catalano che però, dopo solamente due giorni, comunica di essere impossibilitato a svolgere il ruolo di allenatore della prima squadra rossoblù. Società che allora vira sul ritorno di Galfano che già conosce la rosa e che è ancora sotto contratto, visto che si trattava di esonero e non di dimissioni.
Rossoblù che però in questi due concitati giorni, che coincidono anche con la fine del calciomercato, perdono numerose pedine e si ritrovano rimaneggiati, così tanto da presentarsi solamente in 16 (con due infortunati e undici juniores) alla partita contro il Real Aversa. Società che allora si ritrova a pescare tra gli svincolati e tra i tanti tessera l’esperto Lorefice, il terzino Indelicato, Gargiulo, Ruffino, Carcagnolo e Sabbar che, due stagioni prima, aveva già vestito la maglia del Troina. Stagione che prosegue e rossoblù che da lì in poi raccolgono ben sei punti.
Alla luce di tutto ciò hanno poi inciso così tanto le dimissioni a inizio stagione di Pagana? A mio modo di vedere si perché se si fosse data a un altro allenatore la possibilità di lavorare fin dal primo giorno con la squadra e la possibilità di plasmarla e comporla a proprio piacimento e in base alle proprie idee tattiche, possibilità che non è stata data al trapanese Galfano che si è invece trovato a coprire un buco a poche ore dall’inizio della regular season, ora si starebbe parlando non dico di una salvezza tranquilla ma sicuramente non si sarebbe messo il punto interrogativo sulla partecipazione degli ennesi ai play-out.
Domenica queste due compagini si scontreranno all’ “Orazio Raiti” di Biancavilla nella sfida valevole per la 34^ giornata del girone I di Serie D. Troina che in caso di vittoria butterebbe quasi definitivamente nel baratro gli etnei e alimenterebbe ancora di più il piccolo lumicino di speranza rimasto acceso. Invece Biancavilla che con una vittoria porterebbe con loro gli ennesi all’inferno e condannerebbe entrambe le compagini isolane a una quasi certa retrocessione.
Quindi cosa dobbiamo aspettarci? Visti gli ultimi risultati la voglia di rivalsa avrà la meglio su tutta la situazione che stanno vivendo i due club? Che partita ne uscirà? Tutto ciò, come diceva il famoso cantante Lucio Battisti, lo scopriremo solo vivendo.