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Trapani, Buffa a GS.it: “Non sarà facile ripartire dopo questo lungo stop, ma guardo bicchiere mezzo pieno. Nostro obiettivo...”

Trapani, Buffa a GS.it: “Non sarà facile ripartire dopo questo lungo stop, ma guardo bicchiere mezzo pieno. Nostro obiettivo...”


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il centrocampista granata.

Punto della situazione in casa Trapani con il centrocampista classe 2001 Simone Buffa. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Simone, visti i recenti rinvii voi tornerete in campo dopo tutti gli altri. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

“Sicuramente non sarà facile riprendere dopo questo lunghissimo stop, rispetto alle squadre dovremo aspettare qualche giorno in più ma per carattere io guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo usato questo lungo periodo senza le partite per lavorare al meglio con mister Morgia e assimilare nel miglior modo possibile il suo credo. Sicuramente non vediamo l’ora di scendere in campo”.

Cosa è cambiato dall’arrivo di Morgia in panchina?

“Tanto. A partire dallo schieramento in campo, ma anche perché ci sta inculcando la sua mentalità. Aggrediamo gli avversari in avanti, vogliamo imporre il nostro gioco, come accennavo è proprio cambiata la mentalità della squadra”.

E a livello di lavoro settimanale?

“Al mister piace sempre creare l’atmosfera della partita, quindi facciamo tante partitelle a tema. Riassumendo, rispetto a prima lavoriamo un po’ di più con la palla e sulle situazioni che si possono presentare in partita”.

È definibile un sergente di ferro?

“Ci sta come definizione (ride, ndr). È un allenatore esperto, il suo curriculum parla da solo, un giocatore è normale che si fidi di lui”.

Per te cosa è cambiato?

“Negli ultimi anni sono sempre stato un jolly, per caratteristiche posso ricoprire più ruoli. Negli ultimi tempi, dopo un avvio da play, sto giocando dove preferisco cioè da mezzala. Per la squadra però sono sempre a disposizione, infatti ho anche giocato da esterno basso o alto, l’importante è sempre dare il massimo”.

L’anno scorso eri ad Acireale, una grande piazza, quest’anno Trapani un’altra piazza importantissima. Che differenze hai notato?

“Purtroppo vista la situazione pandemia, nella scorsa stagione ho vissuto pochissimo la città, c’era poco spazio per il tempo libero fuori da casa. A livello di squadra ti posso dire che l’Acireale dell’avvio di stagione era costruito per vincere il campionato, poi per varie vicissitudini tanti compagni sono andati via e sono cambiati gli obiettivi. Quest’anno l’avvio è stato molto complicato, prima dello stop abbiamo dimostrato invece di essere in ripresa. La differenza sostanziale è che se l’anno scorso c’è stato il cambio di rotta è un po’ colpa nostra, un po’ della società e così via. Quest’anno se le cose non sono andate per come dovevano andare le maggiori responsabilità sono della squadra”.

Qual è l’obiettivo di questo Trapani? Sognare sarebbe troppo...

“Sognare non costa nulla, ma farsi troppe idee non avrebbe senso. Il mister ci dice sempre di sognare ma lavorando sempre a testa bassa. Il nostro obiettivo è vincere ogni partita, lo spirito deve essere questo, poi la classifica la guarderemo solo a fine campionato e vedremo cosa ci dirà”.

Cosa ti aspetti dal tuo futuro?

“Spero nel salto di categoria, dopo tanti anni di Serie D. Mi sento pronto per calcare i campi del professionismo e spero che la prossima stagione sia quella giusta”.

Dario Li Vigni
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