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Carbonaro a GS.it: ''Che ricordi quel Trapani-Catania, granata sempre nel cuore. La squadra si salverà''

Carbonaro a GS.it: ''Che ricordi quel Trapani-Catania, granata sempre nel cuore. La squadra si salverà''


Le esclusive di GS.it-Intervista all'attaccante ex Trapani 

"Sicuramente non è un momento facile da superare. Poi se non hai colpa, la cosa ti fa imbestialire. Di sicuro però il tempo è galantuomo". Il bomber Peppe Carbonaro, ha passato questi primi mesi della stagione, forzatamente ai box dopo la separazione con l'Atletico Catania. L'attaccante però, ai microfoni di Goalsicilia.it conferma di voler presto tornare a gonfiare la rete e intanto ritorna su quanto successo al 'Provinciale' di Trapani il 16 novembre del 2014.

Due anni fa, a quest'ora, prima di Trapani-Catania, la curva granata ti ha dedicato una grande accoglienza...

"Come posso mai dimenticarlo! Questi sono ricordi indelebili che rimangono a vita nel tuo cuore. Se pensi che hai indossato quella maglia e sei osannato così, è il massimo per un calciatore. Poi se di quella squadra sei pure un tifoso, rappresenta il top".

Che ricordi ti evoca quella esperienza?

"Quando si parla di Trapani il mio cuore si allarga. Due anni fa oggi ho vissuto una splendida giornata, sono obbligato a condividere quel ricordo. Nello stesso tempo ne approfitto per mandare un messaggio ai tifosi: io soffro insieme a loro in questo momento buio".

C'è qualche aneddoto particolare legato alla tua permanenza in granata?

"Facile, potrei dirtene a centinaia (sorride ndr). Te ne racconto due. Regalavo magliette e palloni a mai finire! Una volta il direttore sportivo mi minacciò dicendomi che se avessi continuato mi avrebbe multato. La domenica dopo feci gol contro il Mazara e regalai non solo la maglia ma pure i pantaloncini: il direttore la prese malissimo, come una sfida ed ecco che mi vidi recapitare una multa da mille euro. Ma il grande 'Papi' Vittorio Morace, strappò tutto. L'altro: a fine allenamento si tirava in porta, io mi mettevo d'accordo con tutti i bambini che stavano fuori dal campo e gli calciavo i palloni. Il mister rimaneva stranizzato dal fatto che io facessi questi errori clamorosi visto che addirittura buttavo la palla fuori dal recinto e mi diceva: 'meno male che la domenica segni sempre'".

La squadra di Cosmi può superare questo momento di difficoltà?

"Il campionato di Serie B non è sicuramente un campionato facile ma, per me, il Trapani, al di là di alcuni intoppi iniziali di assestamento, non avrà problemi a raggiungere la salvezza".

Hai avuto già qualche offerta per tornare in campo?

"Già le squadre si stanno preparando per il mercato di dicembre. Qualche contatto l'ho avuto, ora devo solamente decidere dove andare a giocare. Ringraziando Dio, ancora sto bene sia fisicamente che mentalmente. La voglia di tornare è tanta".

Cosa farai appesi gli scarpini?

"Ho un'azienda agricola e fornisco olioextravergine d'oliva per ristorazione generale ma di sicuro non voglio lasciare il mondo del calcio. Se ne avessi la possibilità mi piacerebbe allenare. Già da qualche anno sono abilitato a fare l'allenatore, ma al momento non ci penso, voglio solo continuare a divertirmi giocando". 

Vittorio Damiani
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