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Troina, Aperi a GS.it: “Essere allenati da Mascara è un onore. Il tridente con Ficarrotta e Balistreri…”

Troina, Aperi a GS.it: “Essere allenati da Mascara è un onore. Il tridente con Ficarrotta e Balistreri…”


Le esclusive di Goalsicilia.it-L’attaccante rossoblu

“Il mio obiettivo è quello di tornare in Serie C. Oggi però sto bene a Troina e penso ad arrivare più in alto possibile con questa maglia”. Idee chiare quelle di SebastianoAperi, attaccante classe ’92 in forza al Troina che da quasi due mesi è fuori da un infortunio ma che a breve tornerà a giocare. Durante il calciomercato la squadra si è rinforzata con gli arrivi di altri due attaccanti di spessore come LucaFicarrotta e PietroBalistreri e i tifosi pensano a un tridente dei sogni. Aperi scalpita e non vede l’ora di rientrare. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Sebastiano, sei arrivato a Troina la scorsa estate dopo tante esperienze al Nord, come mai questa scelta?

“Avevo iniziato la stagione ad Altamura, dopo le dimissioni dell’allenatore che mi voleva lì (Pasquale De Candia, ndr) sono andato via e ho deciso di avvicinarmi a casa. La prima squadra a farsi avanti è stata il Troina e mi ha soddisfatto su tutto, così abbiamo trovato l’accordo e non ci ho pensato due volte. Avevo anche altre richieste da siciliane di D, ma ho preferito venire qui perché c’era un progetto serio”.

Sei però fuori da un po’ per un infortunio alla costola. Quando è previsto il tuo rientro?

“Non vedo l’ora di rientrare, penso che ce la farò per fine gennaio dopo due mesi dall’infortunio che ho subìto nella trasferta di Roccella (lo scorso 25 ottobre, ndr)”.

Tu sei catanese, adesso alla guida del Troina c’è un allenatore che a Catania è un monumento. Cosa vuol dire essere allenato da Mascara?

“Da lui si può solo imparare. Sono convinto che farà fare il salto di qualità soprattutto a noi attaccanti. Come giocatore tutti lo abbiamo visto e lo conosciamo. Da allenatore, invece, ho visto le prime gare di quest’anno e la squadra gioca e lo fa bene. In questa squadra c’è molta qualità, sono convinto che farà molto bene. Ho ricominciato da poco a lavorare con la squadra anche se non gioco ancora le partitelle, ma osservo sempre il lavoro del mister che ha portato qui quello che lui ha fatto in passato, soprattutto la professionalità”.

E come si pone il mister con voi attaccanti?

“Il mister in campo è un martello. Con lui non si può sbagliare, ci tiene tanto, fa crescere i giovani e sottoporta pretende la massima cattiveria, pretende il gol. Poi lui ci indica le giocate giuste, si sofferma tanto sugli errori ed è fondamentale per farci crescere. A noi più grandi dà quel qualcosa in più per migliorare, non si smette mai di imparare”.

Nel corso del mercato sono arrivati Ficarrotta e Balistreri, i tifosi aspettano questo tridente dei sogni con te…

“Ce lo dicono tutti (ride, ndr). Io non vedo l’ora di poter rientrare per completare lì davanti questo reparto. Sono comunque contento che ragazzi come Ficarrotta e Balistreri facciano parte di questo gruppo. Ci daranno una grossa mano e anzi hanno già iniziato a farlo. Io voglio soltanto essere l’arma in più”.

L’obiettivo resta quello di salvarsi o si può puntare a qualcosa in più?

“Gli obiettivi di quest’anno restano quelli di inizio stagione. Dobbiamo salvarci, giocare con la massima umiltà. Gara dopo gara riusciremo a prenderci le nostre soddisfazioni. Non si parla d’altro però. L’obiettivo principale è la salvezza, se arriverà qualcos’altro sarà tanto di guadagnato”.

La squadra però si è rinforzata molto. Secondo te dove può realmente arrivare questo Troina?

“Questa è una squadra che ha un potenziale enorme e può fare molto bene. Dipenderà esclusivamente da noi. Dobbiamo portare punti partita dopo partita, senza ragionare a lungo termine. Inoltre si sta formando un bel gruppo, anche con i nuovi arrivati. L’arma è proprio questa, creare un gruppo unito e compatto”.

Tornando a te, cosa ti porti dall’esperienza al Nord e quali sono le differenze con il calcio siciliano?

“Sicuramente si vive il calcio in due modi diversi. Su ci sono molte strutture che permettono di allenarti bene, però magari non ci sono quegli stadi pieni che puoi trovare al Sud, anche se per ora, col Covid, sono tutti vuoti. Manca magari la cattiveria agonistica che magari c’è al Sud. Al Nord girano molti più soldi, ma fortunatamente anche giù ci sono quelle poche realtà che ti permettono di fare calcio. A me mancava tanto il calore del tifo. Ho giocato in piazze importanti come Padova, Cuneo, Gozzano, ma il calcio non si vive come lo viviamo noi e tante volte ero io a trovare gli stimoli, perché la domenica a volte non c’è il pubblico anche che ti fischia se sbagli”.

Riusciremo a rivedere Aperi in Serie C?

“Questo è il mio obiettivo. Voglio tornarci assolutamente e farò di tutto per tornarci. Che sia qui a Troina o magari in futuro da un’altra parte. Oggi però sto bene qui a Troina e farò di tutto per portare questa squadra più in alto possibile. Ho trovato un ambiente familiare e mi auguro che le cose vadano nel miglior modo possibile”.

A proposito di calcio giocato, adesso c’è la trasferta di Licata. Che partita sarà?

“La partita è iniziata da martedì. Lo staff tecnico preparerà la gara alla grande come è stato fatto nelle ultime due settimane. Io credo chela domenica sia lo specchio della settimana e secondo me se si lavora alla grande negli allenamenti farai sicuramente una bellissima partita. L’atteggiamento da parte nostra non mancherà. So che quello di Licata è un campo difficile per andare a prendere dei punti, ma noi ce la metteremo tutta e sono molto fiducioso”.

Luca Di Noto
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