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Eccellenza B
Palazzolo, Calabrese a GS.it: “Abbiamo colmato il distacco con tutti, solo il Paternò tiene il nostro passo. Sant'Agata...“

Palazzolo, Calabrese a GS.it: “Abbiamo colmato il distacco con tutti, solo il Paternò tiene il nostro passo. Sant'Agata...“


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il dirigente gialloverde

Il Palazzolo, reduce da una rimonta importante in campionato, si appresta ad affrontare domenica un match decisivo contro il Sant'Agata, Goalsicilia.it, ne ha parlato con il dirigente Gigi Calabrese

Dopo un inizio negativo, con il tuo ritorno, l'arrivo di Di Gaetano più qualche acquisto di dicembre, la squadra ha svoltato...

"Siamo contenti del lavoro che stiamo svolgendo, purtroppo paghiamo lo scotto dei punti persi inizialmente. Nelle nostre valutazioni sul lavoro di adesso, c'è da fare solo un applauso al Paternò per il campionato che sta facendo: guardavamo la classifica qualche giorno fa, dall'arrivo mio e di mister Di Gaetano ad oggi, abbiamo colmato il distacco iniziale con quasi tutte le prime sei in classifica tranne solo che col Paternò, a dimostrazione che i numeri che abbiamo fatto noi, li ha fatti solo la capolista. Al nostro arrivo avevamo -13 dal Ragusa, -11 dal Rosolini, -10 dal Sant'Agata, - 9 dal Giarre e ora siamo attaccati a tutti".

Dalla sfida di domenica contro il Sant'Agata, uscirà l'anti-Paternò?

"Sarà una partita importante soprattutto per noi, con un risultato negativo rischi di allontanarti troppo dal primo posto. Però tutto dipende dal Paternò, se continuano con queste prestazioni e con questi numeri, non possiamo che battergli le mani. Però..."

Però...

"Ieri mattina parlavo coi ragazzi del Siracusa, qualche domenica erano a -8 dal Pozzallo, adesso a -3 in due settimane, nel calcio tutto può succedere, il campionato è ancora lungo, noi ci teniamo a continuare la nostra striscia utile di risultati, il resto si vedrà".

Tra Milazzo che si è ritirato, l'Atletico che gioca con i tifosi, i margini di recupero non sono tantissimi...

"Infatti, anche se manca un girone di ritorno intero, le partite quelle che contano, sono poche. La differenza la fanno gli scontri diretti, il Paternò è prima perché tra le prime sei è quella che ha vinto più scontri diretti battendo Rosolini, Giarre, Ragusa e Sant'Agata invece noi abbiamo perso con Ragusa e Sant'Agata all'andata. Ora vedremo al ritorno, per recuperare, chi insegue non può vincere più scontri diretti possibili ma li deve vincere tutti".

Facendo un passo indietro, come mai quest'anno non sei partito fin dall'inizio con la squadra?

"Io faccio parte della famiglia Cutrufo a livello aziendale, il presidente mi ha dato altre responsabilità in azienda, lontane dal calcio. In estate c'era stato questo tipo di ragionamento fatto insieme...".

Poi ha però pensato che ci fosse bisogno di te anche nel Palazzolo...

"Diciamo che sono un suo uomo di fiducia, io non vivo di calcio, lavoro per la famiglia Cutrufo. Io il calcio lo interpreto diversamente da quello visto in queste categorie, qui lo faccio solo perché conosco i Cutrufo e so che le cose vengono fatte per bene, altrimenti non lo farei: non per denigrare queste categorie ma non c'è la progettualità giusta nella maggior parte dei casi".

Il sogno di una scrivania nel calcio professionistico potrebbe però stuzzicarti...

"Per chi ha fatto tanti anni calcio, il sogno è sempre quello di continuare in questo mondo. Nel professionismo c'è programmazione e struttura aziendale, ho portato ragazzi a Perugia, Benevento, Firenze, ho visto cosa c'è dietro una società professionistica e quello mi attrae molto. Però sto bene dove sono e in quello che sto facendo".

Diciamo però che il calcio professionistico in Sicilia ha qualche difficoltà, vedi Palermo e Messina in D, Catania e Trapani in mezzo a problemi societari...

"Dispiace questo perché sono società che in anni forse si sono ingrandite troppo senza però programmare bene. Quando delle società arrivano ad avere tutti quei debiti è perché forse qualcosa non è andata nel verso giusto. Per mantenere certi standard di spese, devi giocare in A o in B o fai fatica".

La società più stabile è la Sicula Leonzio che però sul campo arranca...

"La Leonzio è un discorso diverso, ha una società solida e un presidente importante che purtroppo però non è ripagato dei sacrifici che fa: non merita questa classifica per tutto quello che ruota intorno alla sua società. Spero si possano risollevare con gli acquisti di gennaio perché è un piacere vedere le società siciliane in determinate categorie".

Vittorio Damiani
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