‘Il Trapani visto da…’ Puccio: ‘’La crisi c’è, ma Cosmi ne saprà uscire’’
Il focus del collega sulla situazione in casa granata.
Terzo appuntamento con la rubrica “Il Trapani visto da…” targata Goalsicilia.it. Protagonista SalvatorePuccio, che ci dice la sua sulla situazione in casa granata:
Salvatore, dopo la sconfitta interna contro il Cittadella si può parlare di vera e propria crisi?
"Se analizziamo l'andazzo di queste prime sette partite, la squadra non riesce a fare gol e ne ha presi già otto, ha solo cinque punti in classifica e condivide l'ultimo posto di questa, in coabitazione con Latina, Novara e Vicenza. Inoltre, il suo condottiero Serse Cosmi fa fatica a prendere in mano la sua legione, forse perché qualche legionario è poco convinto di giocare a Trapani; qualche giocatore granata ha dimostrato qualche limite a misurarsi con la cadetteria. Beh, ripeto, se analizziamo ciò, è chiaro che la crisi c'è. E, quando succede un fenomeno come questo, la colpa non è solo di chi va in campo, ma anche di chi opera dietro le quinte, per usare un termine teatrale. Quindi, aggiungo, ma è una sensazione del tutto personale, che una certa latitanza della proprietà e la fuoriuscita, a sorpresa, dell'ex ds Daniele Faggiano, che ad oggi ha lasciato un vuoto incolmabile (non me ne voglia il ds Pasquale Sensibile), hanno inciso in questo momento di crisi della squadra granata. Comunque se crisi deve esserci, che ben venga adesso che siamo solo all'inizio del torneo: 35 partite da giocare sono abbastanza per risalire la china".
I veneti hanno vinto una partita in cui hanno rinunciato, nel primo tempo, a giocare. Poi hanno trovato i gol nella ripresa. Il Trapani, al contrario, ha molta difficoltà a segnare. Contro la capolista si è trattato solo di sfortuna?
"Come la fortuna, anche la sfortuna fa parte del gioco del calcio. E se quel tiro a botta sicura di Ferretti non si fosse infranto sulla traversa, adesso staremmo a parlare d'altro, magari di un ennesimo pareggio, che sicuramente non dà tanta rabbia come subire una sconfitta. Il Cittadella ha ottenuto con il minimo sforzo una vittoria con il cinismo di una capolista (altro che neo promossa) che ha aspettato la preda e quando questa non ne ha voluto sapere di mettere una palla in rete ne ha fatto un sol boccone nella ripresa, complici le ingenuità dei giocatori granata in occasione delle due marcature venete".
Cosmi ha dichiarato in conferenza stampa che tra un mese non vuole nessuno che salga sul carro dei vincitori. Pensi che ciò denoti un certo nervosismo da parte del mister?
"Assolutamente sì! Ma è normale che sia nervoso perché lui più di tutti è consapevole del momento no della sua squadra. Ma la tenacia e la caparbietà del condottiero perugino e soprattutto l'ottimismo affiorano in questa frase che ha dichiarato in conferenza stampa nel dopopartita di Trapani-Cittadella: però fra un mese non voglio che nessuno salga sul carro dei vincitori. Frase che scaturisce da qualche piccola contestazione a fine partita. Non sono totalmente d'accordo con il mister, o meglio sono d'accordo per la parte che prevede nell'arco di un mese di uscire fuori dalla crisi. Per il resto, dico che questa città ha vissuto il fenomeno calcistico trapanese restando sempre unita e compatta, nella buona e nella cattiva sorte, scendendo tutti assieme dal carro, quando c'era da scendere e salendoci quando c'era da salire: vedi l’occasione della sconfitta con il Lanciano e poi l'anno seguente la promozione in B. il periodo di crisi nell'era Boscaglia per poi riprendersi e conquistare la salvezza. Le quattro sconfitte consecutive dello scorso anno, che avevano messo in discussione la panchina di Cosmi, che poi finì per arrivare ad un passo dalla serie A. In tutti questi momenti, che io ho vissuto personalmente, la città è rimasta sempre unita a sostenere la squadra. Poi è chiaro che il tifoso più incallito vorrebbe vedere la propria squadra sempre vincere. Invece non hai fatto ancora una vittoria, sei ultimo in classifica, una piccola contestazione ci può pure stare. E conoscendo bene la tifoseria granata, dico a mister Cosmi che a Trapani non sarà mai solo, lui, la squadra e il ds Sensibile".
Sette partite senza vittorie, cinque punti e ultima posizione in classifica. Cosa è mancato, oltre al successo, a questo Trapani finora?
"Gli 8/11 della squadra che a giugno scorso sfiorò la serie A. Quattro sono andati via: Nicolas, Scognamiglio, Perticone ed Eramo. Quattro sono stati più fuori che in campo per infortuni: Petkovic, Scozzarella, Citro e Coronado. Ne sono rimasti solo tre della scorsa stagione: Rizzato, Pagliarulo e Fazio. Aggiungo Nizzetto, ma è arrivato a gennaio. Chi ha sostituito nella rosa i quattro che sono andati via e chi è sceso fin qui in campo a sostituire gli infortunati, probabilmente non si è dimostrato all'altezza dei sostituti. Non sempre il calcio è una scienza inesatta, ma spesso i perché di certe situazioni si trovano in semplici spiegazioni".