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Serie D
Ag. Casilli: “Punto della situazione sui miei assistiti per Palermo, Licata, Paternò, Messina...”

Ag. Casilli: “Punto della situazione sui miei assistiti per Palermo, Licata, Paternò, Messina...”


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il procuratore siciliano.

Giorni frenetici di lavoro per tutti gli operatori del calciomercato. Tra questi Maurizio Casilli, agente di parecchi calciatori, con cui abbiamo fatto il punto della situazione. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Maurizio, partiamo dall’ex Trapani e Catania Caccetta che giocherà nella Paganese...

“I campani lo hanno voluto fortemente ed il ragazzo aveva voglia di rimanere in categoria. Dopo Catania non è stato facile ripartire. Era titolare e dopo la partita col Lecce, dove tra l’altro aveva giocato bene, si è ritrovato sul mercato un giorno prima della chiusura. Il sig. Lo Monaco non era contento, pur essendo Caccetta il calciatore più presente fino a quel momento insieme al portiere Pisseri. Sinceramente tutto ciò non era meritato, ma il tempo è galantuomo”.

Priola potrebbe tornare in Sicilia?

“È reduce da un’ottima esperienza al Renate ed attualmente è senza squadra. Ormai vive a Brescia, quindi penso troverà squadra da quelle parti”.

Anche Pirrone è attualmente libero...

“Ha giocato oltre 250 partite tra C e D, è un classe 1986 e credo possa ancora fare un’annate molto importante per esperienza e qualità. Negli ultimi sei mesi a Messina ha fatto molto bene, siamo in attesa della chiamata giusta”.

Facciamo un salto in D. Per il Palermo si è parlato di Madonia, Ricciardo e Lo Nigro...

“Peppe (Madonia, ndr) ha il sogno di indossare la maglia rosanero e regalare emozioni alla sua città. Nonostante la carta d’identità, nell’ultima stagione ad Acireale ha giocato 37 partite su 38. Di Ricciardo ne parleremo a brevissimo, sicuramente ha i numeri per far parte di un organico che vuole vincere. Anche per Lo Nigro sarebbe un sogno indossare la maglia rosa, è uno di quei centrocampisti che in questa categoria fa la differenza. Posso dire tranquillamente che tutti e tre i ragazzi aspettano il Palermo prima di scegliere del proprio futuro”.

Da Acireale alla Toscana, nuova avventura per Aprile...

“Si, siamo andati al Ghiviborgo. La sua compagna studia in Toscana, lui aveva voglia di fare questa esperienza e abbiamo preso due piccioni con una fava”.

A Licata ne hai tanti...

“C’è un rapporto importante col presidente Massimino, persona squisita d’altri tempi. C’erano già Cassaro e Cannavò, adesso anche Ingrassia, Porcaro, Biondo e D’Amico. Quest’ultimo è un centravanti 2000 scuola Camaro, vediamo se dimostrerà di essere un giocatore all’altezza della categoria e della piazza. Da Biondo mi aspetto tantissimo, veramente tanto”.

Su quest’ultimo era forte il Paternò prima che arrivasse il Licata...

“Avevamo preso un impegno morale col Paternò, però avevamo anche detto che solo una squadra di D avrebbe cambiato i programmi. Ho conosciuto il presidente Mazzamuto e conosco da anni il direttore Strianese, sono certo che faranno un grande campionato ma soprattutto che hanno delle basi solide e la programmazione è a lungo termine. Se un giocatore mi dicesse di voler andare a Paternò lo porterei al volo, per me è la migliore società siciliana in Eccellenza a livello di progettualità”.

Saltiamo in Serie A, al Verona c’è l’ex Messina Berardi...

“Ho avuto il piacere di portarlo al Bari qualche stagione fa e si è creato un buon feeling con lo staff tecnico dell’allora allenatore Grosso. Con loro si è spostato la stagione scorsa al Verona, oggi fare il terzo portiere in A è un grande premio alla sua onestà e al suo valore sportivo”.

A proposito di Acr Messina, hai portato Crucitti...

“All’Acr Messina il vento è sicuramente cambiato, ci sono gli uomini giusti al posto giusto. Credo Crucitti possa regalare emozioni forti ed il ragazzo non vede l’ora di fare bene con questa maglia”.

C’è anche Bossa...

“Il calcio è strano per non dire altro, sicuramente non mi piace più. Un centrocampista classe 1998, che ha giocato più di 50 partite a Messina, non riesce a trovare un buco in Serie C. In questa categoria parlano solo di valorizzazioni, per avere i giocatori pagati dalle società di appartenenza, i meriti sportivi non esistono quasi più. Sono convinto che il Messina non se ne priverà e lui farà un grande campionato”.

Perché dici che questo calcio non ti piace più?

“Ti faccio un esempio lampante. Quando era vero calcio, per un giocatore come Cannavò che ha fatto 50 gol in meno di un anno e mezzo, arrivavano decine di chiamate da Serie B e C. Non si guarda più ai serbatoi delle categorie inferiori, vedi in passato i vari Bucchi o Riganò che dopo il salto di categoria hanno continuano a spaccare. Spesso le squadre siciliane per esempio preferiscono altri attaccanti, spendono il triplo e questi fanno 5/6 gol in tutto”.

Dario Li Vigni
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