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Eccellenza B
Rosolini, Trombatore a GS.it: “Mantenuta Eccellenza contro tutto e tutti. Vinto anche contro gli scettici!”

Rosolini, Trombatore a GS.it: “Mantenuta Eccellenza contro tutto e tutti. Vinto anche contro gli scettici!”


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il tecnico granata.

"Domenica non riuscivo a dormire per l'adrenalina, sono felicissimo, abbiamo fatto un miracolo". Il Rosolini si è salvato contro ogni pronostico e, ai microfoni di Goalsicilia.it, parla il tecnico granata Orazio Trombatore.

Avete fatto un’impresa clamorosa...

"Non era importante quello che credevano gli altri, era importante quello a cui credevamo noi. Mi sono emozionato tantissimo. Abbiamo vinto contro tutto e tutti. Domenica si sono viste delle cose che col calcio c'entrano poco: appena siamo arrivati, non c'erano Forze dell'Ordine, solo un commissario di campo che ci ha tutelati come ha potuto ma che non aveva cento occhi".

Cosa è successo?

"Già appena arrivati qualcuno ha cominciato a istigare e tirare pedate e manate nel passaggio stretto che c'è lì al campo. Mi sono messo in mezzo per difendere i ragazzini e ho preso anche io qualche calcio. A me piace la guerra sportiva in campo ma minacce e istigazione sono da condannare. Mi dispiace perché loro sono delle brave persone, nelle partite di andata e ritorno sono stati dei signori, domenica forse la posta in palio era molto alta però così si rovina il bello del calcio. Questi episodi mettono un po' di timore soprattutto se come noi hai una squadra piena di giovani, non era facile poi con un ambiente del genere, fare quello che si è fatto".

In campo siete poi rimasti in 9 e avete anche sventato un rigore a sfavore sullo 0-0...

"Siamo stati bravi anche se all'inizio siamo caduti nei loro tranelli: i pugni e i calci a palla lontana, gli sputi, non stanno nel calcio, noi ci siamo fatti condizionare e abbiamo avuto tre espulsioni. L'arbitro magari vedeva solo la scena finale e buttava fuori il mio giocatore che però aveva risposto solo con le parole magari allo schiaffo. Siamo una squadra che gioca a calcio, è stata una partita di confusione, siamo riusciti a girare un po' la palla e ne siamo usciti vincitori. Devo dire bravo al mio portiere che ha fatto uno strepitoso intervento sul rigore per loro che è stato inventato. Per fortuna l'arbitro nel secondo tempo ha aperto gli occhi e si è reso conto di cosa stava succedendo e, rispetto al primo tempo, ha cominciato a fischiare quando doveva fischiare".

Tanti i protagonisti in campo di questa salvezza...

"Sono stati tutti dei guerrieri, a partire dal portiere, poi la coppia di centrali con capitano Monaco e Urquiza che sono stati un muro, Brancato che ha fatto mille volte la fascia, Urruty e Ricca, Reginato e Baresi, insomma tutti, hanno corso e messo in campo le palle. Complimenti anche ad Amaya che ha pressato sui centrali e a La Bruna".

A proposito, come sta La Bruna visto che ieri ha dovuto lasciare il campo in ambulanza nel primo tempo?

"È tornato a casa alle due di notte, ha avuto una frattura allo sterno per un entrata netta sull'uomo, ha preso un pugno. Adesso sta meglio, è a casa e deve stare fermo immobile per 25 giorni. Ci siamo sentiti, sta meglio".

Non era facile reggere ed espugnare il campo del Terme...

"Quando c'è un gruppo, si vede in queste situazioni. Implatini è caduto nel tranello ma senza aver fatto nulla, ha solo risposto con la bocca. Abbiamo tenuto in 9 e con l'unico Over espulso dalla panchina. Non ho potuto fare le sostituzioni, rischiavo mettendo dentro gli Under".

Cosa hai provato al triplice fischio?

"Emozioni contrastanti. Da una lato c'era voglia di festeggiare, dall'altra c'era da stare attenti perché siamo stati di nuovo attaccati dagli avversari. In questi momenti comunque vorresti festeggiare contro tutti quelli che non credevano nel mister, nella squadra, nella società... però le migliori risposte sono le vittorie in campo. I pensieri vanno ai sacrifici del presidente Errante, al ds Cavallo, al dg Restuccia, al vicepresidente Randazzo, al magazziniere, Paolo il massaggiatore, i tre ragazzi che ci aiutano con la sicurezza, la mia compagna, i miei genitori che hanno accolto a casa loro i nostri calciatori argentini, tutte persone che hanno messo tutti del proprio e che hanno portato a raggiungere questo risultato".

Un risultato quasi insperato...

"Questa è come una promozione se consideriamo che nel girone di andata avevamo fatto solo 7 punti. Insomma un miracolo sportivo. Abbiamo fatto un girone di ritorno fantastico, siamo stati penalizzati da tanti eventi, mi ricordo la partita col Real Aci, dove vincevamo 2-1 e abbiamo perso nei dieci minuti di recupero e con un rigore inventato; poi col Milazzo in casa, ci hanno annullato il gol vittoria regolarissimo al 95'. E da questi episodi poi scaturivano squalifiche...".

Nel girone di ritorno avete cambiato marcia...

"Ci ho sempre creduto, con Marina di Ragusa, Santa Croce, Palazzolo stesso, abbiamo fatto bene. Nelle ultime 5 gare, play out compreso, ne abbiamo vinte 4. Abbiamo preso consapevolezza e abbiamo avuto finalmente tutto gli effettivi a disposizione. Nell'ultimo mese abbiamo dato tutto senza risparmiarsi e allenandoci anche durante le feste facendo tanto lavoro fisico e tattico. Siamo riusciti a fare il miracolo e ringrazio anche chi domenica contro il Terme si è fatto tre ore di viaggio per venirci a sostenere".

Ora in tanti salgono nel carro dei vincitori...

"Ora sì (ride, ndr). Nei miei confronti poi sono sempre tutti scettici qui a Rosolini, 'Nemo profeta in patria', quindi quando alleno qui nella mia città, ho i tifosi pro ma anche alcuni contro. Poi dopo l'annata bella della scorsa stagione, tutti siamo partiti in ombra. Avete mantenuto l'Eccellenza non è una cosa da poco".

Però la società non ti ha mai messo in discussione... 

"Abbiamo giocato sempre con 6/7 Under in campo, sempre pieno di squalifiche, poi il presidente ha avuto dei problemi con alcuni giocatori a inizio anno e non li abbiamo più avuti a disposizione, insomma un allenatore che c'entra? Mi fa sorridere poi che vai a Scordia e c'è gente di Rosolini che tifa Scordia... Io sono stato cocciuto, durante sedute di allenamento mi sono trovato ad allenare anche 8 persone, sarò presuntuoso ma, insieme a tutti i ragazzi, ci prendiamo i meriti. In tanti chiedevano le mie dimissioni senza conoscere le condizioni in cui stavamo. Io ci tengo tantissimo al Rosolini e ci salviamo nonostante tanta gente pensava che non avremmo fatto neanche i play out, per me questa squadra e il calcio in generale, sono vita".

In realtà la società sapeva di avere un allenatore specializzato in salvezza tramite play out...

"(ride di gusto, ndr) La società non ha mai vacillato e io ho dimostrato di avere dignità da vendere non mollando di fronte alle difficoltà. Insieme alla società siamo stati cazzuti nel ricompattare una situazione disperata".

Adesso cosa prevede il futuro?

"Innanzitutto vedo tanto riposo, poi con calma, se ci sono i presupposti, si continua. L'importante è stato non aver mollato e aver ripreso questa situazione, il resto si vedrà".

Vittorio Damiani
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