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La storia di Dampha dal Gambia al Trapani, Desiato a GS.it: ''Ragazzo umile, Yaya Toure il suo idolo''

La storia di Dampha dal Gambia al Trapani, Desiato a GS.it: ''Ragazzo umile, Yaya Toure il suo idolo''


Intervista esclusiva a Pascal Desiato tutore di Dampha.

Una storia che ha suscitato interesse. La scorsa stagione il Trapani ha voluto in rosa Abdoulie Dampha, giovane 17enne del Gambia. Una storia curiosa che ci siamo fatti raccontare da Pascal Desiato, siciliano che lavora a stretto contatto con questi ragazzi che arrivano dall'Africa e tutore del ragazzo. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.

"Ho conosciuto Dampha tre anni fa in un centro di accoglienza per minori. Si vedeva da subito che aveva la passione per il calcio, sapendo che io mi occupavo di società sportive del circondario, mi chiedeva sempre di portarlo ad allenarsi sui campi. Nei tornei delle comunità spiccava. Dopo un paio di settimane lo portai ad allenarsi negli Usa sport (Allievi regionali, Caltagirone), abbiamo provato a tesserarlo ma le normative di tesseramento per i minori extracomunitari, non ci hanno permesso di farlo giocare. Poi abbiamo fatto il 'Progetto Rete Figc' dove ogni comunità a livello nazionale presenta una squadra nelle finali di Cesena e abbiamo vinto. Lui è stato notato da più squadre. Poi siamo andati al raduno dell'Equipe Sicilia, all'inizio doveva giocare con i piccoli, poi è stato aggregato con mister Pensabene alla prima squadra".

Da lì, nasce un'opportunità importante...

"La squadra ha fatto un'amichevole col Trapani, e lì, Faggiano, Cosmi e Calaiò hanno deciso di portarlo in granata. Io mi sono impegnato a trasferirlo in una comunità di Trapani e dopo un paio di settimane di Primavera, l'anno scorso si è allenato con la prima squadra. Anche il Trapani l'anno scorso ha avuto problemi a tesserarlo come minore. Ora il Trapani ha inviato i documenti, aspettiamo solo l'ok della federazione per il debutto".

Caratterialmente, com'è Dampha?

"È un ragazzo molto umile che ama le cose semplici. Un generoso, rispetta tutti, un ragazzo che si fa voler bene. Non è pretenzioso o presuntuoso, capisce dove si può arrivare con la gentilezza. Vive per la sua famiglia, non vede la mamma da tanti anni quindi a ogni fine allenamento è col telefono in mano. Darebbe tutto per i suoi compagni e per la sua squadra".

Dal punto di vista tecnico invece?

"Centrocampista, mezzala destra o sinistra. Dinamismo e temperamento sono le sue caratteristiche principali. È un motorino, non si ferma mai. Un recupera palloni ma anche in fase di impostazione è bravo. Controllo, dribbling sullo stretto e lancio lungo sono le sue armi in più. Fisicamente è già pronto nonostante i 18 anni".

Chi sono i suoi idoli?

"A me piace paragonarlo a Nainggolan, è un giocatore che gli somiglia molto. Anche se i suoi idoli sono Lampard e Yaya Toure. Lui segue molto la Premier League, il calcio che propone lui è proprio un calcio inglese, molto dinamico. Sta imparando ora la tattica italiana".

Cosa si augura per il futuro del ragazzo?

"Mi auguro che possa realizzare tutti i suoi sogni e che rimanga sempre un ragazzo umile, così com'è ora".

Vittorio Damiani
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