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Serie D, ‘Il punto di…’ Gintoli: “Igea in testa non è un caso. Bello vedere siciliane fare bene”

Serie D, ‘Il punto di…’ Gintoli: “Igea in testa non è un caso. Bello vedere siciliane fare bene”


Le esclusive di Goalsicilia.it-Focus sulla quarta divisione.

Domenica è partita ufficialmente la stagione di serie D girone I, campionato nel quale sono impegnate cinque squadre siciliane. Non sono mancate le sorprese, così come le conferme. Abbiamo fatto il punto della situazione con Ottavio Gintoli, corrispondente da Noto per il quotidiano “La Sicilia” ed esperto di questa categoria. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.

Ottavio, dopo quattro partite in testa troviamo Igea Virtus e Rende… Chi se l’aspettava?

“Probabilmente in pochi, ma sono comunque frutto di due situazioni secondo me diverse. Il Rende è una realtà consolidata e gioca da anni in Serie D. L’esperienza non manca, e quindi non mancano i buoni risultati. Discorso diverso, invece, per l’Igea Virtus che viaggia sulle ali dell’entusiasmo. Ne sono sempre più convinto: per fare bene il primo anno di Serie D non bisogna rivoluzionare la squadra, ma solo apportare piccole modifiche. Ovviamente il discorso vale per le squadre che non vogliono puntare subito alla promozione”.

Bene anche la Sancataldese, che proprio domenica ha regolato in rimonta la più quotata Frattese…

“Mi ricollego a quanto detto sopra. La Sancataldese aveva fatto bene in Eccellenza e ha avuto poco tempo rispetto alle altre per preparare la Serie D. La vittoria con la Frattese è di quelle pesanti. Coi campani giocano giocatori importanti come Ficarrotta, Longo e Da Dalt, che li aveva portati in vantaggio. E non è stata frutto del caso: è il 4° risultato utile consecutivo e qualcosa vorrà pur dirlo”.

Oltre alla squadra di San Cataldo, a quota 8 punti troviamo anche Leonzio e Gela. Avvio positivo pure il loro…

“Segno di una Sicilia che in Serie D sta bene, eccezion fatta per il Due Torri. Forse la Leonzio sta risentendo la pressione di essere una tra le serie candidate alla vittoria finale, ma domenica non era semplice giocare sotto la pioggia e contro una squadra come il Gragnano che è venuta a fare le barricate in Sicilia. La Serie D è lunga e l’esperienza del Siracusa l’anno scorso insegna. Il Gela, invece, penso stia affrontando un campionato come da aspettative. Sono passate 4 giornate e ha fatto bene, però dentro casa è meglio non lasciare punti per strada. Si rischia di complicarsi la vita”.

In fondo alla graduatoria, ancora con il segno meno, il Due Torri che proprio non riesce a rialzarsi. Si può parlare già di condanna o ancora è troppo presto?

“Il Due Torri che ho avuto modo di apprezzare nelle scorse stagioni di Serie D sembra essere sparito. Forse è sparita la concezione di calcio attento e parsimonioso che ha permesso ai messinesi di salvare la categoria. C’è da dire che non è facile giocare con il peso di una penalizzazione però a questa squadra penso manchi più di tutto un risultato positivo. Se non dovesse arrivare nelle prossime 2 o 3 giornate, io comincerei a preoccuparmi. Certo anche per il Due Torri vale la tesi sul campionato ancora troppo lungo. E ve lo dico io che negli ultimi 2 anni ho visto il Noto compiere rimonte assurde”.

Tra le campane, sulla carta favorite al successo finale, chi sta deludendo maggiormente?

“Mi fa effetto vedere la Cavese stentare, ma forse l’assenza di De Rosa si fa sentire troppo. La Turris non va sottovalutata, così come la Frattese. Poi nel calcio minore basta poco a cambiare i valori e sovvertire i pronostici”.

Dario Li Vigni
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