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Trapani: se Tulli fa CR7 sognare diventa lecito...

Trapani: se Tulli fa CR7 sognare diventa lecito...


L’editoriale di Salvatore Puccio.

Tulli come Ronaldo! Il n. 23 granata con un capolavoro in rovesciata mette il sigillo alla vittoria del Trapani nel derby con il Catania. E dire che Giacomo Tulli non era stato della partita dall'inizio. Relegato in panchina da mister Italiano, subentrava già al 14' a Fedato infortunatosi. Quando si dice che la sfortuna di un giocatore può diventare la fortuna di un altro, è presto fatto, perché il giocatore nativo di Fermo, entrava subito in partita, tenendo in apprensione gli avversari dalla sua fascia e riuscendo in coppia con Evacuo a tenere alta la squadra, quello che praticamente voleva Vincenzo Italiano.

Riuscire a tenere più lontano possibile dalla propria area, giocatori pericolosi come quelli catanesi capaci in qualsiasi momento di farti male. È stato un bel derby giocato a viso aperto da entrambi i contendenti, anche se l'inizio è stato più dedicato ad una fase di studio per cercare di annullarsi a vicenda. Il 4-3-3 di Italiano era proteso più a cercare la manovra sulle fasce, mentre il 4-3-1-2 del Catania si affidava alle invenzioni del suo trequartista Lodi per lanciare le punte Marotta e Di Piazza prima e Curiale e Manneh dopo. Ma un Taugourdeau, che giostrava nella stessa zona di campo del fantasista rossoblù, riusciva a limitarlo notevolmente e di contro Calapai e Barraye con Aya e Silvestri in aiuto riuscivano a limitare il gioco sulle fasce dei padroni di casa.

La leggera supremazia dei granata nel primo tempo non ha dato i frutti sperati, vuoi perché si era di fronte ad una delle più forti difese del campionato, vuoi perché in fase di costruzione e venuto meno l'apporto di Taugourdeau, impegnato più a controllare il suo diretto avversario. Nella ripresa l'undici di Italiano, che intanto aveva inserito Franco per dare maggiore spinta sulla fascia, entrava con più convinzione in campo velocizzando la manovra sugli esterni.

E proprio da una giocata sulla fascia destra, in cui i granata approfittavano dell'unico svarione avversario, Costa Ferreira pennellava la sfera che Tulli con una fantastica rovesciata trasformava nel gol del vantaggio. Cambiava a questo punto l'inerzia della partita con il Catania che non ci stava a perdere e si riversava nella meta campo del Trapani rendendosi pericoloso in più di un'occasione tra cui il palo colpito su punizione da Lodi. Sottil le provava tutte passando al 4-2-4 con l'ingresso di due altri attaccanti. Ma ancora una volta in queste situazioni di difficoltà il Trapani ha fatto vedere la sua forza, il carattere di una squadra che sa soffrire e difendere a denti stretti il risultato.

Italiano ha cercato di alleggerire la pressione rossoblù inserendo Nzola per lanciarlo in velocità ed alzare quindi la squadra. Ma la serata del francese è da dimenticare, reo di un fallo a gioco fermo su Lodi, punito giustamente con il rosso diretto. Al Catania, che sicuramente avrebbe meritato il pari ma è giusto dire che i granata non hanno rubato nulla, rimanevano solo due minuti dei quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro per sfruttare la superiorità numerica. Troppo pochi per ribaltare una vittoria importantissima, la dodicesima, su tredici partite giocate al "Provinciale", conquistata dalla truppa di Italiano, che consolida il secondo posto in classifica staccando di tre punti il Catanzaro che ha impattato in quel di Castellammare di Stabia, di quattro proprio gli etnei ed accorciando sulla capolista Juve Stabia.

Adesso i punti di distacco sono “solo” sei, ancora tanti, come tante sono le partite da giocare da qui alla fine. Per sognare, per sperare, per realizzare qualcosa di importante...

Salvatore Puccio

Redazione Goalsicilia
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