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Eccellenza B
Marina di Ragusa, Calogero a GS.it: “Siamo mina vagante del campionato, ma obiettivo resta salvezza. Sul mercato…”

Marina di Ragusa, Calogero a GS.it: “Siamo mina vagante del campionato, ma obiettivo resta salvezza. Sul mercato…”


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il direttore generale degli iblei.

È sicuramente tra le sorprese di questa stagione fino a questo punto del campionato. La neopromossa Marina di Ragusa, all’esordio assoluto in Eccellenza, si trova al quinto posto in classifica avendo ottenuto risultati che, sulla carta, potevano essere inaspettati. A partire dall’ultima vittoria, sul campo del Biancavilla, che ha portato a quattro i successi consecutivi degli iblei. Abbiamo fatto il punto della situazione in casa rossoblu con il direttore generale, NunzioCalogero. Queste le sue parole a Goalsicilia.it:

Nunzio, partiamo proprio dal successo contro il Biancavilla, gara in cui avete sovvertito tutti i pronostici…

“La squadra ha offerto una prestazione importante, come fatto finora di consueto. In altre occasioni, nonostante le belle prove, abbiamo pagato l’inesperienza e per episodi sfortunati non erano arrivati risultati. Il calcio è bello per questo, perché all’interno della stessa stagione ti dà e ti toglie. A Biancavilla abbiamo affrontato una delle tre squadre attrezzate per la vittoria del campionato, mister Di Gaetano è un allenatore esperto e ha anche fatto il secondo a Boscaglia. I ragazzi hanno interpretato bene la gara, con fame e voglia, credendoci fino alla fine”.

E con questa portate a quattro vittorie consecutive. Ci state prendendo gusto?

“Questo è vero, ma io ne conto cinque… È vero, in effetti, che a Giarre in Coppa abbiamo perso, ma quella partita ci ha consentito di andare avanti nella competizione e quella gara è stata la migliore delle cinque, in cui abbiamo costruito tantissime palle gol, giocando una partita agonisticamente perfetta. Quella sfida ci ha dato molto più morale di una vittoria”.

Adesso ospiterete il Rosolini…

“Sarà una partita difficile, la squadra si rafforzerà sicuramente perché sa già dove andare a intervenire. Troveremo una squadra diversa da quella che ha giocato le ultime gare. Il presidente Errante fa calcio da 30 anni e come società va guardata come punto di riferimento, rispetto e ammirazione. Noi comunque scenderemo in campo per conquistare la vittoria: in casa non vogliamo perdere punti per il nostro obiettivo”.

Un andamento che vi ha consentito, finora, di scalare la classifica fino al quinto posto. Non è che comincerete a soffrire di vertigini?

“Non possiamo soffrire di vertigini, perché siamo una matricola e dobbiamo sempre guardare dietro di noi, piuttosto che avanti. Dobbiamo sempre stare attenti e raggiungere prima possibile l’obiettivo salvezza. Sarei un ipocrita a dire che abbiamo poche possibilità di salvarci, la squadra è stata costruita bene e sta facendo molto bene. All’inizio abbiamo sofferto un po’ di inesperienza, compresa anche la società. Però, anche in quel periodo, non abbiamo creato patemi, discussioni e pressioni. Abbiamo valutato non i risultati ma le prestazioni. Cacciare qualcuno non è la nostra filosofia, anzi abbiamo aggiunto un tassello importante, il direttore sportivo Cesare Sorbo”.

E proprio Sorbo adesso ricopre l’incarico che prima svolgevi tu…

“In realtà questa squadra non ha mai avuto un direttore sportivo. Io ho sempre svolto compiti da direttore generale, ma l’anno scorso potevo prendermi questa responsabilità perché seguivo di più la squadra. Avendo però un lavoro, non posso sempre seguire la squadra al 100%. Sorbo è una figura d’esperienza che si confronta continuamente con la società. Sicuramente io non ho l’esperienza e le capacità di Cesare Sorbo, che è una figura storica nel nostro calcio”.

Finora avete mandato a segno tantissimi calciatori…

“Hanno segnato più di dieci giocatori e questo fa parte della filosofia dell’allenatore. Anche l’anno scorso, a parte Puglisi e Carnemolla, hanno segnato tutti. Questo dipende dal modo di impostare la squadra del mister, anche perché non abbiamo il classico attaccante da 20-25 gol. E questo, anche perché non ce lo possiamo permettere per una questione di budget”.

Obiettivo salvezza, ma il mister ha dichiarato recentemente che siete la mina vagante. Sei d’accordo?

“Assolutamente sì. Il primo obiettivo è quello di salvarci, poi effettivamente siamo la mina vagante del campionato perché nessuno finora ci ha messo veramente sotto e questo per una matricola significa tanto. Tutti con noi possono perdere punti”.

Finora continuate a giocare all’”Aldo Campo” di Ragusa. Quanto vi penalizza questa situazione?

“Ci penalizza veramente tanto, non solo come prima squadra ma soprattutto come settore giovanile. Stiamo facendo sforzi madornali per mantenere il settore giovanile. A Marina lo stadio è un cantiere aperto, quando giocavamo lì avevamo circa 300 spettatori, qui invece non raggiungiamo questo numero. Lo stadio potrebbero consegnarlo intorno a febbraio, ma sarebbe pronto esclusivamente per il settore giovanile. L’omologazione, invece, dovrebbe arrivare per la prossima stagione”.

Capitolo calciomercato: trattative in corso per rinforzare la squadra?

“Ci stiamo muovendo come credo debba fare una squadra che è in sintonia con gli obiettivi prefissati. Stiamo valutando e siamo vigili sul mercato. Interverremo solo se ce ne sarà bisogno e se troveremo quello che potrebbe fare al caso nostro, dal punto di vista tecnico e umano. Siamo contenti di tutti i calciatori che fino a oggi hanno indossato la maglia del Marina di Ragusa. Prima del 1° dicembre non abbiamo comunque contattato nessuno”.

In uscita invece?

“Forse potremmo piazzare qualche esubero a livello numerico. Siamo al momento 23 e potremmo portare la nostra rosa a 19, 20 o 21 calciatori. A quel punto se si trova qualcosa in entrata la valuteremo”.

Nessuna richiesta per i vostri gioielli?

“Qualcuno ha ricevuto un’offerta da categorie superiori, ma il ragazzo ha deciso di declinare. Non ti faccio il nome, ma si trova bene a Marina e ha deciso di restare perché ha fiducia nella società. Per noi è un orgoglio che poi accadano cose del genere”.

Luca Di Noto
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