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Eccellenza A
Ecc. A, Il punto di Piero Gatto: “In pole Licata e Canicattì, Dattilo ancora outsider. Le altre...”

Ecc. A, Il punto di Piero Gatto: “In pole Licata e Canicattì, Dattilo ancora outsider. Le altre...”


Le esclusive di Goalsicilia.it-il parere di Piero Gatto a un mese dall’avvio della nuova stagione.

Tra poco più di un mese ripartirà il campionato di Eccellenza girone A. Ne abbiamo parlato con Piero Gatto, mister che non ha bisogno di presentazioni. Da 7 anni è co-protagonista insieme a Salvo Sorci de “L’Edicola di Gatto&Sorci” (CLICCA QUI per guardare la pagina Facebook della trasmissione). Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Piero, partiamo dalle due squadre in pole, Licata e Canicattì...

“Sarà una lotta a due come l’anno scorso. A Canicattì c’è tanto tanto materiale, ha una rosa lunghissima, ho una piccola percezione di confusione ma anche grandissima fiducia in mister Nicola Terranova. Licata ha fatto e sta facendo degli ottimi acquisti spendendo tanto, se non sale quest’anno qualcuno si suicida (ride, ndr). Va fatto un complimento alla dirigenza che non si sta risparmiando, per questo invito la tifoseria licatese a stare ancora più vicina al club per esempio sottoscrivendo abbonamenti. Quindi sì, sarà lotta a due per il primo posto, se la giocheranno alla grande”.

Dattilo...

“La vedo ancora come la possibile outsider, il classico terzo incomodo. Sta costruendo come sempre una buona squadra. C’è una società sana ed un campo che dà fastidio alle big vedi il Paceco due anni fa e lo stesso Dattilo nell’ultima stagione (ride, ndr)”.

Mazara...

“Se ne parla bene, ma secondo me manca qualcosa. Davanti è fortissimo, forse manca qualcosina dietro. Certo, se vuole fare un campionato tranquillo, la rosa va già più che bene”.

Marsala 1912...

“Aspettiamo per dare giudizi, anche perché sono stati accostati nomi grossi come Riccobono e Cordaro, vedremo se firmano. Sicuramente la cosa più bella è il ritorno del marchio 1912 che accende l’entusiasmo dei tifosi. Il presidente Vinci ha la responsabilità di mettere su una rosa competitiva”.

Alcamo...

“Prestigiacomo ci sta mettendo la faccia, hanno un bel progetto che si basa sui giovani, non è casuale la scelta di mister Lo Verso che sa lavorare bene con i ragazzi. C’è Ciccio Galeoto che si affaccia per la prima volta da tecnico con i grandi. La squadra è puntellata da tre o quattro Over di categoria come Calaiò. Penso che la salvezza tranquilla sia un obiettivo raggiungibile.”

Castellammare...

“È una delle compagini che mi lasciano un po’ perplesso. Il progetto è partito dalla Prima categoria, è arrivato in Promozione e ora l’Eccellenza. Non sta cambiando molto però, ha preso Alderuccio che ha grande esperienza in categoria, ma se vuole la salvezza deve fare qualche sforzo in più. Da apprezzare tantissimo il lavoro fatto da Mione in queste ultime stagioni, ha portato il calcio lì e gli vanno fatti soltanto complimenti”.

Partinicaudace...

“Un’altra compagine della quale si sa poco, non so neanche chi è stato scelto come guida tecnica. Dispiace l’abbandono della presidentessa Antonella Radicelli, il suo ottimo lavoro ha riportato Partinico al calcio importante. Non conosco il nuovo presidente ma gli faccio un grande in bocca al lupo”.

Cus Palermo...

“Ha cambiato qualcosa rispetto al passato, nasce quasi come un dopolavoro di quattro amici al bar che portano il club dalla Terza categoria all’Eccellenza. Quest’anno c’è l’inserimento in società di Simonetti che l’anno scorso era a Partinico e qualcun altro, quindi adesso c’è una gestione bivalente, bisogna vedere cosa ne esce. Finora si sta facendo bene, hanno preso ottimi giocatori ed un allenatore come Ciccio Aronica che conosco molto bene perché l’ho avuto anni fa al Monreale. Anche lui arriva dal Settore giovanile, gli auguro di fare bene con i grandi e credo che il Cus possa puntare ad un piazzamento play off”.

Parmonval...

“C’è stato l’addio del ‘Generale Custer’ Mutolo (ride, ndr), lui avrebbe voluto puntare al salto di categoria con la sua amata Parmonval ma non c’erano i presupposti e credo si meriti di fare un campionato a vincere o addirittura una Serie D. Si è scelta la guida di Paolo Calafiore, un altro che arriva da un Settore giovanile, è bravo e sa allenare bene i ragazzi. Anche a lui auguro di fare tanto bene. Quest’anno la vedo dura per i mondelliani, sono sempre stati protagonisti nella colonna sinistra della classifica e non so se riusciranno ad adattarsi alla lotta salvezza”.

Castelbuono...

“Grazie alla miracolosa salvezza della scorsa stagione ottenuta dai ragazzini terribili ben guidati da Salvo Sorci si appresta a vivere un’altra annata in Eccellenza. Finalmente sta cambiando volto, potrebbe tornare il Castelbuono competitivo di qualche anno fa quando si faceva calcio sul serio. In dirigenza è arrivata gente del Paceco dello scorso anno, come il direttore Orifici, che ha portato nuova linfa al club. C’è la collaborazione di Terlizzi che porta professionalità alla società. L’allenatore è Chinnici, forte del campionato vinto in Seconda categoria col Piana, porterà la sua esperienza anche in Eccellenza e credo disputerà un buon campionato”.

Favara...

“Ci ritroviamo a dire le stesse cose delle estati degli ultimi anni, ma mi auguro che il Favara dia finalmente al suo pubblico ciò che merita. Una squadra competitiva che faccia bene e non soffra per la salvezza fino all’ultima giornata”.

Geraci...

“È una società dalla quale ci si aspetta tanto, potrebbe fare tanto ma ho l’impressione non lo stia facendo. Ha una dirigenza che può permettersi di fare categorie molto più importanti dell’Eccellenza, ma credo ci sia il problema stadio. Mi auguro trovino la chiave di volta, hanno mantenuto qualche pedina importante dello scorso campionato, mi aspetto qualche bel colpaccio da un presidente come Giaconia”.

Caccamo...

“Peppe Guida è andato a prendere un club che l’anno scorso ha fatto benissimo e non è per niente facile ripetersi. Non credo stiano facendo grossi colpi di mercato, Guida deve mettere tanta della sua abilità per portare avanti il progetto. Non so che campionato potrà fare, l’addio di Nuccio è una perdita importante, e non sono ancora stati sostituiti i grossi calibri andati via. Mi auguro che non si dia la colpa all’allenatore se le cose non dovessero andare come l’anno scorso, perché la squadra era parecchio diversa”.

Mussomeli...

“È ancora in ospedale ma c’è battito, non è morto (ride, ndr). Credo siano stati risolti i problemi organizzativi sorti nelle ultime stagioni. Purtroppo il danno fatto da qualcuno poco tempo fa, che ha portato il club a rischiare la retrocessione nonostante una spesa enorme, ha lasciato alcuni strascichi. Qualche ferita ancora c’è, ma credo si iscriverà forse anche unendosi al Campofranco. Sono felice possa restare in Eccellenza, è un centro che merita”.

Piero ultime tre domande: secondo te in base ai ripescaggi una delle big potrebbe finire nel girone B?

“Ti riferisci al Licata immagino. Bisogna vedere, alcuni anni fa il club gialloblù ha fatto l’errore di farsi inserire nel girone A, oggi lo farebbe se si facesse spostare”.

Chi è il Cristiano Ronaldo, ossia il colpo di mercato, di quest’anno in Eccellenza A?

“Penso che il Licata abbia centrato più ‘Cristiani Ronaldi’ (ride, ndr). Inutile fare un nome, tanti degli acquisti dei gialloblù sono lussi per la categoria”.

Ultima: caos allenatori, tanti tecnici bravi sono rimasti senza panchina...

“Sono davvero tanti i bravi allenatori rimasti a spasso. Tanti degli allenatori che invece hanno una panchina portano lo sponsor, ti anticipo uno dei temi de ‘L’edicola’ di quest’anno. L’Aiac dovrebbe trattare questa situazione con più attenzione. Non è un reato portare lo sponsor, ma non ci si lamenti del basso livello tecnico dei campionati. Poi c’è una nuova moda, così mi dicono, del contratto firmato dall’allenatore con accanto la firma delle dimissioni. Questa cosa non fa onore alla categoria dei mister, se si arriva a questo abbiamo detto tutto. Ci tengo a precisare che chi allena per 200/300 euro al mese in Eccellenza non è meno ‘colpevole’ di chi porta lo sponsor. Io sarò sempre dalla parte degli allenatori, ma bisogna tornare a dare un valore alla nostra categoria, spero le cose cambino”.  

Dario Li Vigni
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