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Trapani, l’addio di Morace è la fine di un’epoca: “Cari tifosi, non ho più la forza di continuare”

Trapani, l’addio di Morace è la fine di un’epoca: “Cari tifosi, non ho più la forza di continuare”


Il patron granata lascia il club dopo più di 12 anni. L’editoriale sul disimpegno del Comandante

Una lettera ai tifosi che ha preceduto di qualche ora l’ufficialità data soltanto dal comunicato ufficiale. In questo modo il Comandante Vittorio Morace ha voluto porre fine alla sua storia a capo del Trapani calcio. Il presidente granata ha interrotto così l’assordante silenzio del club che aveva seguito l’eliminazione al primo turno nazionale dei play off di serie C per mano del Cosenza. Adesso, invece, è ufficiale: la famiglia Morace interrompe tutte le attività calcistiche del club granata per concentrarsi su altro. Lasciando, inoltre, ad altri il compito di portare avanti la società.

LA LETTERAAi tifosi del Trapani Calcio”. Comincia proprio con queste parole la lettera che il patron Vittorio Morace indirizza ai tifosi granata, quasi a testimoniare come siano loro il suo primo e forse unico pensiero in un giorno tanto triste. L’ormai ex presidente, poi, parla dei motivi che hanno portato a questa decisione. “Con grande dispiacere devo informare i tifosi, dopo più di 12 anni di entusiasmo, passione e dedizione al progetto Trapani Calcio, di non avere più la forza di continuare. Le note vicende giudiziarie, aggravate dall’età e dal mio stato di salute, mi hanno profondamente segnato e sconvolto la mia famiglia e il nostro modo di vivere”. I tanti anni vissuti con passione hanno fatto sì che anche dentro il Comandante cominciasse a scorrere il sangue granata. Tanto che Morace pensa anche al futuro del club: “Ho affidato ai miei consulenti di fiducia il compito di consegnare idealmente il titolo alla Città di Trapani, affinché esponenti delle professioni, dell’imprenditoria, del commercio e del tessuto produttivo possano proporsi per rilevare il Trapani Calcio e garantire la prosecuzione dell’attività sportiva”. Per poi concludere con un semplice, quanto sentito: “Vi abbraccio, Vittorio Morace”.

IL COMUNICATO Poche ore dopo la lettera, ecco che arriva anche la nota ufficiale della società: “A seguito dei noti accadimenti che hanno coinvolto la famiglia Morace e la stessa Liberty Lines – si legge sul sito dei granata –, la proprietà del Trapani Calcio S.r.l. comunica il proprio totale disimpegno dall’attività calcistica nella impossibilità di continuare a garantire un progetto serio alla squadra”. A questo punto, il titolo è stato consegnato alla città e i supporter granata sperano che possano esserci presto novità. “Il titolo sportivo viene idealmente consegnato alla Città di Trapani – prosegue il comunicato – affinché esponenti delle professioni, dell’imprenditoria, del commercio e del tessuto produttivo possano proporsi per rilevare la partecipazione nella Società e iscriversi al prossimo Campionato entro il 30.06 p.v. con un progetto serio che garantisca la prosecuzione dell’attività sportiva”.

I SUCCESSI DELL’ERA MORACE Il Comandante rilevò la società granata nell’estate 2005 da NinoBirrittella che era finito in guai giudiziari. E l’avventura di Morace col Trapani non iniziò proprio benissimo: quell’anno, infatti, la squadra retrocesse in Eccellenza con aggiunta inoltre di un illecito sportivo che costò 12 punti di penalizzazione da scontare nella stagione successiva. L’anno dopo i granata si salvarono, mentre nella stagione 2007/08 la squadra fu promossa in serie D dopo la finale play off con il Ricigliano. Nel 2008/09, salvezza alla penultima giornata, mentre l’anno dopo secondo posto in serie D, ripescaggio in Seconda Divisione di Lega Pro e cambio di denominazione sociale in Trapani Calcio S.r.l. Da qui in poi è una escalation di successi che porta subito alla promozione in Prima Divisione (tramite i play off). I siciliani dimostrano subito di essere una solida realtà, sfiorano immediatamente la promozione in B al primo anno e poi la ottengono nel 2012/13. La stagione successiva è la prima in serie B nella storia del Trapani, che rimane in cadetteria per quattro anni consecutivi, sfiorando la serie A nel 2015/16, quando la squadra chiude terza ma perde la finale play off contro il Pescara. L’anno dopo è retrocessione in serie C, dopo un girone d’andata orribile e un girone di ritorno nel quale si sfiorò una clamorosa salvezza. Quest’anno la società puntava a un pronto ritorno in cadetteria, ma la squadra ha terminato la regular season al terzo posto per poi essere eliminata ai play off dal Cosenza. E chissà se con risultati diversi si sarebbe evitato il disimpegno di Morace…

E ADESSO QUALE FUTURO? Se i tifosi sperano in un futuro roseo, di certo dalla società trapelano pochissime notizie. Si cercherà di affidare il club a una cordata di imprenditori seri, che possano garantire un certo tipo di continuità al sodalizio granata. Di sicuro c’è la valutazione del club, stimata intorno ai tre milioni di euro (parco giocatori incluso). Secondo alcune indiscrezioni non si può parlare di gruppo di compratori già esistenti, ma una cordata di imprenditori sarebbe interessata all’acquisto del club. E, per inciso, si tratterebbe di imprenditori locali.

Luca Di Noto
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