Secondo appuntamento della rubrica di approfondimento sul Siracusa targata Goalsicilia.it. Protagonista il collega ManuelBisceglie, redattore de "La Sicilia" e direttore de "Lo sport illustrato", che ci parla della situazione in casa azzurra.

Manuel, dopo due giornate il Siracusa è ancora a zero punti. C’è qualcosa di positivo visto contro Messina e Foggia da cui ripartire?

«I secondi tempi di entrambe le partite ma non basta, perché la sensazione è che il Siracusa sia ancora un cantiere aperto con giocatori arrivati da poco e altri non ancora in condizione».

Sottil, soprattutto dopo la gara con i satanelli, si è detto molto arrabbiato…

«Sì, è arrabbiato proprio perché non puoi concedere un tempo agli avversari, specie se di questa caratura. Ci sono errori individuali da rivedere e soprattutto un atteggiamento sbagliato che poi ne ha pregiudicato entrambi gli incontri».

Con il calciomercato chiuso da circa una settimana, anche se probabilmente arriverà ancora qualche svincolato, che voto dai alla campagna acquisti aretusea? Si poteva fare qualcosa di più?

«Il voto lo rimandiamo fra qualche settimana quando effettivamente la campagna acquisti sarà chiusa. Il ds Laneri sta gestendo un budget limitato rispetto a tante altre società e ha pescato sinora giocatori che hanno forti motivazioni, in quanto arrivano da stagioni non brillanti. In passato questa cosa ha funzionato, vedremo se anche quest'anno i frutti saranno gli stessi».

Domenica Baiocco e compagni faranno visita al Taranto, un’altra gara che sulla carta è tutt’altro che facile…

«È tutt'altro che facile perché il Taranto può contare, al pari di Foggia, Lecce e Parma, del miglior pubblico della Lega Pro. La spinta dello “Iacovone” può fare la differenza. Di fronte gli azzurri si troveranno anche una matricola che è partita bene, imponendo il pareggio al Matera (che ha trovato il pari solo su un discusso rigore) e vincendo a Cosenza. Insomma, un ambiente galvanizzato. Il Siracusa però ha giocatori e un tecnico di esperienza, che sanno come gestire certe situazioni e ambienti simili, occorrerà solo partire con un altro piglio e fare in modo che il Taranto non imponga il suo gioco».