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Eccellenza A
Canicattì, Catania a GS.it: ‘’Soddisfatto di questo avvio. Spiego situazione Cordaro’’

Canicattì, Catania a GS.it: ‘’Soddisfatto di questo avvio. Spiego situazione Cordaro’’


Le esclusive di Goalsicilia,it-Il mister biancorosso.

Dopo un ottimo avvio da neopromossa ha attraversato un periodo difficile e ricevuto tantissime critiche, forse eccessive. Ci riferiamo al Canicattì allenato da Seby Catania, con lui abbiamo fatto il punto della situazione. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister, parto chiedendoti un mini-bilancio di questo avvio di campionato...

“Sono sinceramente più che soddisfatto, anche se è chiaro che abbiamo avuto un periodo molto difficile durato quattro partite, ma solo a livello di punteggio. Siamo una squadra totalmente nuova e, togliendo Cordaro, giovanissima dove i più ‘vecchi’ hanno 23/24 anni. In alcune partite, dove magari per prestazione meritavamo qualche punto, abbiamo fatto errori di gioventù pagati a carissimo prezzo. La squadra lavora duramente, mi segue e dà l’anima per onorare la maglia del Canicattì”.

Guardando il calendario a freddo, il periodo negativo è comunque arrivato con squadre di tutto rispetto...

“Essere leale e schietto fa parte del mio carattere. Nelle tre sconfitte con Parmonval, Mazara e Licata meritavamo sicuramente qualcosa in più. Con i palermitani ci hanno annullato sull’1-1 un gol regolarissimo e abbiamo perso al 96esimo. A Licata abbiamo avuto due palle gol nitidissime che solo un portiere come Iacono, al quale faccio i complimenti e abbraccio, poteva sventare. A Mazara siamo usciti tra gli applausi. L’unica prestazione veramente negativa è quella col Mussomeli, abbiamo sbagliato tutto. Là non ho visto la mia squadra, ma una volta su 12 partite può succedere”.

Hai percepito che c’è qualcuno che ti rema contro? Mi riferisco più all’ambiente che all’interno...

“Faccio una premessa. Canicattì è una piazza stupenda, con una passione bellissima. Qui tutti vorrebbero allenare e anche giocare, credimi. Non dico che c’è qualcuno che rema contro, però sicuramente qualcuno a volte dà giudizi affrettati. Non si possono mettere in discussione squadra, allenatore e società dopo neanche 10 partite, quando anche tra i professionisti ci vuole tempo per raggiungere equilibrio e amalgama. Se una piazza vuole risalire ci vogliono tempo, lavoro e anche tranquillità. Nessuno di noi ha la bacchetta magica e nessuno vorrebbe mai perdere, ma esistono gli avversari e la bravura è rimboccarsi le maniche e ripartire”.

La situazione di Cordaro...

“Ecco questo è un esempio che si può collegare alla risposta di prima. Come può uscire la notizia che io ho litigato con Mariano ed è stato allontanato? Una falsità colossale!”.

Quindi è tutto ok?

“Assolutamente. Uno, Cordaro l’ho voluto io sin dall’inizio, d’accordo con la società. Due, a 35 anni è un esempio per tutti i compagni. Tre, mai avuto alcun problema, ha un comportamento esemplare. Quando ha giocato dall’inizio, quando è subentrato, quando non ha giocato, è sempre stato sul pezzo senza mai andare contro. Io dico, perché esce una notizia del genere? Bugie allo stato puro, purtroppo i social hanno dato voce agli sciocchi in questa epoca”.

Con la società come va?

“Una società fatta di gente seria e perbene. Circa 14 persone che lavorano e non ci fanno mancare nulla. Un ds e un dg sempre presenti. Una società che Canicattì deve essere fiera di avere. Non c’è motivo di creare polemiche inutili, anche perché se si centra un obiettivo, non è per Seby Catania o per X e Y, lo centra Canicattì città. Ribadisco che qua ci vivo bene, la gente è stupenda, ci sono tutti i presupposti per fare bene. Soprattutto gli ultras sono da elogiare, vorremmo regalare loro belle soddisfazioni. Fanno chilometri e ci hanno sempre supportato, quando ci hanno contestato giustamente contro il Mussomeli lo hanno fatto civilmente, in questo momento storico non è semplice trovare gente così passionale”.

Mister, ti chiedo due parole su Mattias Funari...

“Purtroppo per noi e per il ragazzo è stato un colpo forte, è stata una grande mazzata, anche perché ci puntavamo tanto visto che è un ottimo giocatore oltre che una fantastica persona. A 17 anni anch’io ho avuto un infortunio serissimo, lo capisco bene. Gli ho detto che deve operarsi e sconfiggere tutto il pessimismo. Non è facile quando ti dicono che difficilmente tornerai a giocare, ma lui deve avere la rabbia e la voglia di non mollare perché deve continuare a inseguire il suo sogno. A lui siamo legatissimi, abbraccio anche la sua famiglia, sa benissimo che qui per lui le porte sono sempre aperte”.

In tanti dicevano che avresti avuto difficoltà a calarti nel girone A di Eccellenza...

“Mah (ride, ndr). Mi viene da ridere credimi, per un semplice motivo. L’anno scorso facevo la Serie D ed eravamo primi in classifica con la migliore difesa d’Italia. Se fossi stato calciatore tra l’altro avrei preferito giocare qui rispetto all’orientale perché c’è più combattimento, ma un allenatore che difficoltà può avere?”.  

Al rientro sfiderete il Dattilo...

“Domenica forse c’è la gara più tosta di questo avvio di stagione contro una bella compagine. Tra l’altro hanno un calciatore che conosco bene  per averlo allenato e ritengo uno dei più forti della categoria. Roberto Convitto è giovane, forte e sta facendo bene, ma mi auguro che domenica sia appannato (ride, ndr). Vogliamo proseguire nella striscia positiva, spero che il ‘Bordonaro’ sia pieno e i tifosi ci incitino come sempre, vorremmo regalare loro una vittoria”.

Hai fatto una tabella prefissandoti un monte punti per la fine del girone d’andata?

“Sinceramente no, viviamo sempre alla giornata e dico sempre che abbiamo ancora 21 finali. Vogliamo rimanere legati al carro dei play off, più punti facciamo e meglio è. Questo è un campionato difficile, bello e sarà avvincente fino alla fine”. 

Dario Li Vigni
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