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Ignoffo a GS.it: «Tra Messina e Siracusa sarà bel derby. Chi vince può avere marcia in più»

Ignoffo a GS.it: «Tra Messina e Siracusa sarà bel derby. Chi vince può avere marcia in più»


L’ex difensore in esclusiva a Goalsicilia.it

Domani, con l’anticipo Catania-Juve Stabia, si alza ufficialmente il sipario sul campionato di Lega Pro girone C 2016/2017. Una persona che conosce come le sue tasche questa categoria è Giovanni Ignoffo, ex difensore tra le altre di Siracusa e Messina, oggi allenatore delle giovanili del Benevento. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.

Giovanni, oggi alleni i giovani del Benevento, come procede quest’avventura? L’obiettivo è arrivare ai grandi?

«Sicuramente lo scopo è questo per il futuro della mia carriera. Sto facendo esperienze proprio con i giovani per non essere impreparato una volta arrivato ai grandi. Questi due anni di esperienza mi hanno aiutato a capire determinate cose, come la gestione di uno spogliatoio di ragazzi, e sono davvero soddisfatto di ciò».

Se dovessi scegliere tre maestri…

«Dico Ventura, non perché è in Nazionale, ma è davvero uno di quelli da cui ho imparato di più da un punto di vista tattico. Poi Colantuono, che faceva della caparbietà il suo punto di forza. Ovviamente Serse Cosmi, come carisma e gestione dello spogliatoio non ha nulla da invidiare a nessuno. Ho avuto altri maestri che mi hanno insegnato tanto, ma che magari hanno avuto meno fortuna, come Auteri, Ammazzalorso, Campilongo e Galderisi. Ognuno di loro mi ha dato qualcosa».

Domani si alza il sipario sulla Lega Pro, la tua attuale squadra è la detentrice dell’ultimo girone C…

«Lo conosco benissimo, ne ho fatti svariati di campionati in questa categoria. Con le riforme è andato a migliorare, molte squadre si sono attrezzate tecnicamente sempre di più. Ben dieci team sono costruiti per vincere, più le sorprese e le neopromosse che non vogliono sfigurare. È davvero competitivo».

Insomma non è retorica definirlo una “B2”…

«Per niente. Ci potrebbero essere squadre che fra tre mesi trovi a metà classifica, poi guardi la rosa e dici “impossibile”. Da gennaio in poi diventa ancora più difficile, sia per gli interventi sul mercato che perché molte compagini cominceranno ad avere l’acqua alla gola. Trovi ambientini caldi, squadre che “giocano” per non farti giocare. Insomma è davvero dura vincere un campionato».  

Prima di appendere gli scarpini al chiodo, hai giocato con Siracusa e Messina che domenica si affrontano. Che gara sarà?

«Bella partita, un bel derby. Da quello che leggo, a Messina c’è stato qualche piccolo problemino tra l’altro, ma ora è tutto risolto e sono sicuro che sarà una gara vibrante. Penso sarà un match da tripla e, chiunque delle due dovesse vincere, troverà una bella spinta per iniziare al meglio la stagione».

Conosci bene gli aretusei, da Laneri a Sottil, passando per Baiocco, Giordano, Spinelli e qualcun altro. Che campionato possono fare?

«Sento spesso soprattutto il direttore, siamo rimasti in ottimi rapporti. Credo possano fare un campionato tranquillo. Staranno fuori dalle zone paludose e, se dovessero accumulare qualche risultato positivo di fila, viaggiando sulle ali dell’entusiasmo, potrebbero pure affacciarsi per qualche posto play off. Attualmente la vedo più come una squadra da metà classifica».

Siracusa con un Baiocco 41enne ancora protagonista…

«La sua volontà e la sua caparbietà sono invidiabili. Continua a macinare chilometri in mezzo al campo, facendo la differenza, per carisma, tecnica e cattiveria. Dall’altro lato della medaglia ci sarebbero da fare delle domande sui giovani che giocano oggi. Se ce ne sono pochi che possono insinuargli il posto, significa che è un calcio che più passa il tempo, più sarà meno di valore. Lui comunque è davvero un grande!».

Dario Li Vigni
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