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Eccellenza A
Parmonval, Tarantino a GS.it: ‘’Io portiere che sa fare gol. Obiettivo play off, a Marsala per vincere!’’

Parmonval, Tarantino a GS.it: ‘’Io portiere che sa fare gol. Obiettivo play off, a Marsala per vincere!’’


Le esclusive di Goalsicilia.it.-L’estremo difensore dei mondelliani.

A detta di tutti, suoi colleghi e addetti ai lavori, è nella Top5 dei migliori portieri della categoria. Sempre determinante a colpi di parate, questa volta lo è stato anche facendo gol. Ci riferiamo a Ciccio Tarantino, estremo difensore della Parmonval, che nella scorsa giornata ha segnato il gol che è valso tre punti per la sua squadra. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Ciccio, al 95’ di sabato scorso cosa è successo?

“Già ad inizio partita direttore e mister mi avevano detto che se c’era qualche rigore l’avrei battuto io, viste le assenze di Bonito e Rappa. In allenamento batto spesso punizioni e rigori (ride, ndr). Quando l’arbitro ha fischiato il penalty sono andato diretto a prendere la palla senza pensare a nulla, solo con l’obiettivo di segnare”.

Quella palla pesava visto l’andazzo delle ultime gare e della partita stessa... Occhi chiusi e hai scelto un lato?

“No, assolutamente, credimi ero glaciale. Ho guardato fino alla fine il portiere che è rimasto fermo e l’ho messa all’angolino. Segnare al 96’ il gol vittoria, da portiere, è stato bellissimo. Tra l’altro è il sesto gol della mia carriera (ride, ndr)”.

Partita che neanche il regista di un thriller avrebbe saputo pensare...

“Fino al 90’ di fatto non è successo nulla. Al 90’ loro hanno segnato su rigore, l’arbitro ha dato sei minuti di recupero e ci siamo svegliati. Al 92’ abbiamo pareggiato con Citarda, poi al 96’ il mio 2-1. Questa partita rimarrà nella storia, tutto in cinque minuti e gol decisivo segnato dal portiere”.

Vittoria importantissima...

“Eravamo reduci dalla sconfitta di Favara subita all’ultimo minuto. In settimana il presidente è venuto a parlarci, una settimana travagliata, particolare”.

Qualcuno vi ha rimproverato di avere poca personalità...

“La personalità l’abbiamo sempre avuta, ci è mancata un po’ di fortuna. Contro il Caccamo abbiamo preso gol all’ultimo su rigore. Contro il Favara abbiamo giocato bene ma al 90’ ci hanno punito, ci è girata male. Senza questi episodi non staremmo a parlare di personalità, ma di una Parmonval con quattro punti in più e tra le prime. Ribadisco, per me è solo mancato un pizzico di fortuna”.

Adesso due partite semplicissime...: Marsala e Licata

“Ti dirò, sono convinto che contro queste corazzate uscirà il nostro carattere e la forza del gruppo. Non sono preoccupato, non abbiamo paura perché siamo convinti di potercela giocare alla pari. Domenica andremo a Marsala per vincere, poi penseremo al Licata”.

L’obiettivo di questa Parmonval qual è?

“Vista la rosa che abbiamo, non ci possiamo nascondere, vogliamo fare i play off. A mio avviso dobbiamo prima centrare i 42/43 punti che ci fanno stare tranquilli e poi penseremo alla classifica”.

Hai qualche rimpianto per la tua carriera?

“Bella domanda (ride, ndr)”.

Dal Palermo Primavera hai fatto tanta Serie D, poi solo Eccellenza e Promozione...

“L’unico rimpianto che ho è quello di avere rinunciato ad un contratto di tre anni col Palermo per andare a giocare in D al Marsala. Ho sbagliato perché avevo fatto bene, tante panchine in B e avevo conquistato anche la Nazionale di categoria. Escludendo questo sono molto soddisfatto della mia carriera, anche se ovviamente avrei potuto fare molto di più”.

Che Palermo era?

“Il primo di Zamparini, quello che ha perso allo spareggio per andare in A contro il Lecce. Quell’anno ho fatto 14 panchine, mi hanno fatto il contratto e sono rimasto fino al novembre successivo nella squadra di Toni, Zauli e company dove facevo il terzo. Poi ho deciso a dicembre di andare a Marsala”.

Sei considerato tra i migliori portieri, perché non giochi almeno in D?

“L’ultimo interregionale l’ho fatto una decina d’anni fa a Campobello. Le richieste non sono mai mancate, ma è stata una scelta mia respingerle. Tu mi insegni che la differenza tra D ed Eccellenza è veramente poca, spesso trovi società che promettono e non mantengono. Ho preferito giocare in una categoria inferiore ma essere sicuro di stare bene. Da quando sto alla Parmonval ho trovato la mia serenità, una vera famiglia, per questo ringrazio la famiglia Tamajo e tutti i dirigenti. Credimi, trovare una società sana come questa non è facile, si sta davvero bene”.  

Dario Li Vigni
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