Licata, Carioto a GS.it: ‘’I tifosi possono darci una grande spinta. Obiettivo? Vincere, ma con i fatti!’’

È la punta di diamante del Licata costruito per vincere il campionato di Eccellenza A. Parliamo di bomber Davide Carioto, centravanti di sicuro affidamento, che nelle prime due giornate ha trovato tre gol. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Nell’ultima di campionato avete espugnato il campo del Monreale...

“La partita è andata bene, abbiamo ottenuto una bella vittoria. È stato brutto giocare senza pubblico, io essendo palermitano immaginavo che in quel campo non potesse esserci, dispiace che l’hanno comunicato alle società solo all’ultimo minuto”.

Come ti è passato per la testa di tirare in quel modo?

“Eh, che dovevo fare (ride, ndr)? Se la stoppavo il difensore mi riprendeva, ci ho provato ed è andata bene. Ovviamente sono di quei gol che ti riescono una volta nella vita, è stato bello”.

L’obiettivo è vincere il campionato...

“L’obiettivo è quello, ma a noi non piace parlare. In questo periodo, dalla A in giù, a parole in tanti vincono campionati e coppe, noi vogliamo fare i fatti. Siamo a punteggio pieno dopo due giornate, un ottimo avvio di stagione ma dobbiamo continuare così”.

La rosa è forte...

“In tanti avevamo già giocato insieme in passato, questo non è da sottovalutare. Abbiamo due signori portieri, una difesa che ci invidiano, un centrocampo di altra categoria e l’attacco non ne parliamo. Secondo me però bisogna lasciare perdere questi discorsi ‘sulla carta’, anche perché in pochi abbiamo vinto campionati in passato, io per esempio non ho mai vinto. Siamo ragazzi normali, ma messi insieme formiamo una bella squadra”.

A dicembre scorso hai lasciato Dattilo per andare in D alla Sancataldese. Non è stato mezzo passo indietro tornare in Eccellenza?

“Per chi ha il palato fine è un passo indietro, ma a me non cambia nulla tra D ed Eccellenza quando c’è un progetto serio. Anche perché, parliamoci chiaro, la piazza di Licata con l’Eccellenza non c’entra nulla. Non c’è paragone tra questa e molte piazze che sono attualmente in Serie D, qua è tutto un altro mondo a prescindere dalla categoria”.

Quanto può essere determinante il pubblico gialloblù?

“Penso che, soprattutto tra le nostre mura, che non sia determinante ma di più. Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di far riavvicinare tutti quei tifosi che negli anni si sono disamorati. In uno stadio come il ‘Liotta’ 1.500 sembrano pochi, posto che in altri campi non ne faranno mai neanche la metà, ma noi lo vorremmo pieno perché per un avversario trovare tutti questi tifosi fa effetto”.

Più che una spinta in più allora...

“In passato mi è capitato di giocare in stadi, da avversario, stracolmi di tifosi. Credimi, quando entri in campo ti tremano le gambe e vedi negli occhi dei giocatori di casa un fuoco in più. Sono convinto che con tutta questa gente ti ritrovi a correre senza sentire la fatica”.

Hai un obiettivo gol?

“Bisogna sempre aspirare al top e spero di segnarne più di 20, ma può anche essere che mi fermo a 3 e non ne segno altri (ride, ndr). Sinceramente mi interessa maggiormente che la squadra vinca, quindi segnare gol pesanti va benissimo, fare gol inutili non mi interessa”.