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‘Il Palermo visto da…’ William Anselmo: «La squadra è più scarsa dell'anno scorso»

‘Il Palermo visto da…’ William Anselmo: «La squadra è più scarsa dell'anno scorso»


Il collega William Anselmo fa il punto della situazione in casa rosanero: «Manca esperienza e l'assenza di un portiere esperto può penalizzare la squadra».

Prima puntata della rubrica di approfondimento sul Palermo targata Goalsicilia.it. Protagonista oggi il collega William Anselmo, direttore responsabile di "Mediagol.it", che ci parla della situazione in casa rosanero.

William, sei stato in ritiro in Austria. Chi ti ha impressionato maggiormente? Sia in positivo che in negativo…

«Nel periodo passato in Austria si sono allenati tutti con molto impegno e ho notato tanto entusiasmo, probabilmente perché per molti giovanissimi questa era un'opportunità da non lasciarsi scappare. Tra i migliori inserirei Rispoli, Embalo, Jajalo e Lo Faso. Non mi ha convinto molto Posavec, non perché al portierino sia mancato l'impegno, ma per qualche errore di troppo visto durante le amichevoli. Insomma, se sbagli giocando contro i boscaioli, cosa dobbiamo aspettarci in Serie A?».

Come hai visto il rapporto Ballardini-squadra?

«Ballardini sembrava un padre che dava lezioni di calcio ai suoi figli. Rapporto ottimo e grande disponibilità della squadra nel mettersi a disposizione dell'allenatore. Forse qualche problema di comunicazione con qualche giocatore straniero che non parla l'italiano, ma la pazienza a Ballardini non manca. Piuttosto mi chiedo se la massima serie concederà al Palermo il tempo necessario di far ambientare tutti gli stranieri e tutti coloro che non hanno mai giocato il calcio in Italia».

Che spunti ha dato l’amichevole con il Marsiglia?

«Con l'OM, tolto il primo tempo in cui le squadre non hanno giocato e fatta la dovuta premessa che sempre di calcio d'estate si tratta, ho lasciato lo stadio con un moderato ottimismo. Nel senso che mi aspettavo di peggio e invece la difesa è stata molto attenta e l'attacco, anche se un po' per caso, ha regalato qualche emozione. Mi spiego, il giocatore che secondo me ha acceso il gioco del Palermo e ha segnato un cambio di passo è stato Bentivegna. Proprio lui che non risulta essere nei piani del club e che se non fosse stato per l'infortunio di Trajkovski chissà quando sarebbe entrato. L'altra nota positiva è stata Sallai: veloce, furbo, fresco. Naturalmente anche Embalo, ma da lui ci aspettiamo già prestazioni di quel genere».

Ad oggi secondo te quali sono i punti di forza del Palermo e dove invece è necessario un intervento sul mercato?

«Oggi il Palermo è più scarso dell'anno scorso principalmente perché ha meno esperienza e, si sa, in Serie A l'esperienza conta parecchio. Sulla qualità vedremo, nel senso che Zamparini è sempre alla ricerca di nuovi talenti, ma questi devono prima ambientarsi e poi esplodere. I tempi sono incerti e il campionato non aspetta. Il reparto migliore mi sembra la difesa anche se le possibili cessioni eccellenti di Lazaar e Gonzalez, e l'assenza di un portiere esperto potrà penalizzare la squadra. Non possiamo sapere come renderanno i giovani attaccanti perché in Italia li abbiamo visti pochissimo. Credo che per completare la rosa serva ancora un portiere d'esperienza, non solo per fare da chioccia, ma per schierarlo in campo in caso di fallimento dell'esperimento Posavec; un centrocampista e un attaccante esperto. Per il resto, credo che il presiedete Zamparini miri, come nella scorsa stagione, a stare sopra alle tre squadre che retrocederanno. Ha fatto la sua ennesima scommessa rischiosa: speriamo per i tifosi che sia vincente».

Dario Li Vigni
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