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Eccellenza A
Brucculeri a 360°: ‘’Mia stagione balorda. Dico ciò che penso di D, Eccellenza A e B e Promozione’’

Brucculeri a 360°: ‘’Mia stagione balorda. Dico ciò che penso di D, Eccellenza A e B e Promozione’’


Le esclusive di Goalsicilia.it-Il tecnico ex Terranova Gela.

Per lui quella che si sta per concludere è stata una stagione negativa. Parliamo di Salvatore Totò Brucculeri, uno dei tecnici di maggiore esperienza del calcio siciliano, che dopo aver vinto lo scorso campionato a Gela ha provato l’avventura al Terranova che non è andata a buon fine. Con lui abbiamo fatto una chiacchierata a 360 gradi sui campionati che si stanno per concludere. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister, un bilancio di una stagione che per te è stata poco felice...

“Un’annata anomala, balorda, forse la peggiore della mia carriera. Preferisco non pensare più a ciò che ho vissuto”.

Hai qualche rimpianto?

“Non si finisce mai di imparare, nel calcio gli esami non si superano mai, bene o male rimani sempre sotto esame”.

Però non mi hai risposto, c’è qualche scelta che non rifaresti?

“Vedendo quello che è successo, sinceramente sì. Penso di aver fatto un errore ad accettare il Terranova, che però era dettato dalla grande voglia di tornare sui campi”.

Come hai visto l’Eccellenza A?

“Campionato strano, particolare. Non c’è stata una squadra, come accaduto in passato, che ha ammazzato il campionato. Probabilmente in questa stagione avrebbero potuto vincere tutti, campionato totalmente livellato. Molto diverso da quello che ho vinto col Gela l’anno scorso”.

A chi faresti i complimenti?

“Solitamente si fanno i complimenti a chi vince no? Sinceramente però credo che come organizzazione di gioco il Mazara abbia espresso il miglior calcio. Insieme alla Folgore Selinunte. Credo siano le uniche due squadre che hanno espresso un calcio importante”.

Al Troina che ha vinto la Coppa Italia regionale ed ha ottenuto la promozione in D niente complimenti?

“Beh sì, ma non dimentichiamoci che aveva un’ottima squadra. Avevo detto a Peppe Pagana che se avesse vinto campionato e Coppa gli avrei stretto la mano, di fatto è in serie D quindi quando lo incontrerò sicuramente gliela stringerò”.

Ti aspettavi che il Paceco potesse vincere il campionato?

“Il Paceco negli ultimi anni è stato sempre là, quindi non mi ha sorpreso più di tanto. Credo abbia sfruttato il momento ‘no’ di altre squadre”.  

Della bassa classifica che mi dici?

“Beh il Favara mi ha sorpreso in positivo, era in fondo alla classifica ed è arrivato ad un passo dal salvarsi direttamente. Hanno avuto la bravura di rinforzarsi bene, puntando su un allenatore bravo ed esperto come Peppe Balsamo. Il Campofranco invece credo sia stato una delusione, Se bisogna fare i complimenti a tutti e non dire la verità è un’altra cosa, sai bene che a me piace dire le cose come stanno. I play out sono una formula riflessiva della stagione, se li fai significa che hai sbagliato qualcosa. Come se un ragazzo che va a scuola viene rimandato a settembre, ha un’ultima possibilità per salvarsi, ma l’annata non è di certo stata positiva. Il Mussomeli dopo le dimissioni di Maggio ha vissuto una stagione particolare”.  

Della Parmonval che mi dici?

“È una squadra che ci ha abituati a salvezze all’ultimo respiro. È gestita in maniera egregia da Tamajo insieme al direttore Castronovo. La sua salvezza non mi ha sorpreso, penso se la siano meritata”.

Come vedi i play off?

“Penso che in questo momento il Dattilo sia la squadra più in forma. La Folgore è una compagine organizzate che può avvalersi di due risultati su tre e se passa il primo turno, gioca il secondo in casa che non è poco. L’Alcamo è una squadra rognosa che subisce poco, ma deve vincere. La Riviera ha un ottimo parco giocatori, bisogna capire come si evolvono le situazioni societarie”.

A quali tuoi colleghi stringeresti la mano facendogli i complimenti per quest’annata?

“Prima ti ho accennato che mi è piaciuto il calcio espresso da Mazara e Folgore, quindi di conseguenza a Modica e Terranova. Merita complimenti anche Formisano, lavora in una borgata e non è facile rendere bene”.

C’è qualche ragazzo del Terranova che consiglieresti?

“Qualche ottimo giocatore c’era, che magari in un contesto di squadra più solida poteva esprimersi anche meglio. Tipo il centrocampista ’98 Calicetto. Gli stessi Maltese e Blandi possono sicuramente fare bene. Vella lo avevo avuto a Gela. Tutti ragazzini che potevano dare tanto in un contesto di una squadra organizzata”.

Che ne pensi di quello che è successo a Castelbuono con l’addio dei senatori a due giornate dal termine?

“Non bisogna togliere merito a Salvo Ricca ed ai ragazzi che hanno fatto un grande campionato. Con una società solida e importante credo potessero giocarsi addirittura i play off, visto che la salvezza era praticamente conquistata. Battendo Marsala e Licata si sarebbero ritrovati lassù. I ragazzi hanno la mia piena solidarietà”.

Passiamo al girone B. So che sei andato a vedere Acireale-Milazzo...

“Il Milazzo è passato in vantaggio, poi ha concesso un rigore stupido ai granata, qui è cambiata la partita. Matinella è uscito per contrastare un avversario, ma non è stato coperto adeguatamente da Cucinotta e Tricamo, quest’ultimo inoltre doveva accompagnare l’avversario anziché intervenire causando il penalty. Dopo il pari i mamertini dovevano fare la partita, poi l’espulsione di Chicco D’Anna ed il secondo rigore causato da Tricamo hanno chiuso i conti. Tricamo ha vissuto una giornata negativa, ma niente croce addosso perché è un ragazzo che ha fatto sempre bene anche in campionati superiori. Il Milazzo ha una difesa da D: Ingrassia, Cucinotta, Matinella e Tricamo molte squadre di D se li sognano”.

Tu Matinella lo conosci bene...

“Avrà anche 40 anni ma fa la differenza. Per lui ho stima e considerazione, è un professionista e non posso che volergli bene. Un esempio per tutti, tira il gruppo, non manca mai ad un allenamento”.

La finale sarà Acireale-San Pio X...

“L’Acireale è una squadra che ha un potenziale enorme. La San Pio, con l’infortunio di Cortese che fa reparto da solo, è un po’ spuntata. Ha solo Caputa che è un giocatore importante, ma è chiaro che manca un punto di riferimento. Forse però, proprio per questo, può mettere in difficoltà i granata. Poi c’è un baluardo non indifferente come Agatino Chiavaro, che l’anno scorso ha vinto il campionato di D a Siracusa. Merita tanti complimenti anche Pidatella che ha fatto un grande lavoro”.

Il Palazzolo ha vinto il campionato, ma il mio flash è vedere un tuo confronto con Pippo Strano...

“(ride, ndr) Abbiamo litigato una volta in maniera forte, anche perché lui è l’Etna ed io il Vesuvio. Adesso siamo grandi amici, anzi colgo l’occasione per fargli i complimenti per la vittoria del campionato. Complimenti li merita anche la squadra, ha avuto una continuità impressionante. La ciliegina sulla torta, non me ne voglia nessuno, ma l’inserimento di Baiocco ha fatto la differenza perché ha dato ancora di più la mentalità vincente. Anche Fabio Messina e Alfio Chiavaro, conosco bene entrambi, hanno disputato una grande stagione”.

Chiavaro per adesso è alle Bahamas ai Mondiali di Beach Soccer...

“Alfio è un ragazzo eccezionale, se lo merita (ride, ndr). È un giocatore estroverso, però è un calciatore da coccolare per farlo rendere al meglio”.

Il Palazzolo può fare bene in serie D?

“Con tre o quattro innesti e qualche giovane interessante potrebbe addirittura essere la sorpresa del prossimo anno. Non pensare che la serie D sia il gradino prima della Lega Pro, è da vedere solo come mezzo gradino dopo l’Eccellenza”.

La serie D è stata vinta dalla Leonzio...

“Ha pescato bene a Siracusa. Nel momento in cui sono arrivati Ricciardo, Savanarola, Gallon ma anche lo stesso Porcaro per citare qualcuno, beh ha fatto il vuoto sulle inseguitrici e ha strameritato la Lega Pro. L’unica persona che ha pagato dazio in maniera seria, forse più di me, per questa stagione è legata proprio alla Leonzio”.

A chi ti riferisci?

“Ovviamente a Seby Catania. Per lui è ancora più pesante perché è un lentinese Doc. Seby ha grandi valori, umani e da tecnico, Gli auguro di rifarsi il più presto possibile”.

Del campionato dell’Igea Virtus che mi dici?

“È la grande sorpresa di questo campionato. Lo dicevo già ai nastri di partenza, grande lavoro di Peppe Raffaele insieme alla società. Acquisti mirati tenendo sotto controllo il budget, visto che non ha giocatori come molte altre squadre reduci dalla Lega Pro. Giovani molto interessanti con l’esplosione del bomber Lescano che ha fatto la differenza”.

Mister, a questo punto dimmi qualcosa sulla Promozione...

“Devo fare i complimenti al Canicattì, ha fatto un grande campionato con un cammino importante. L’Atletico Catania non dico sia stata una sorpresa, ma non mi aspettavo che il Ragusa non ce la facesse. In estate avevo fatto un’amichevole con loro e gli iblei mi avevano impressionato, per loro è stata fatale la partita che si è dovuta ripetere per l’errore tecnico dell’arbitro. Ragusa è una piazza che manca a livelli più importanti”.  

Le annate di Gela non puoi dimenticarle...

“Assolutamente. Ho vissuto in un’isola felice, in quegli anni mi hanno permesso di fare calcio serio ed importante dove c’è stata una crescita considerevole”.

A questo Gela vanno fatti i complimenti?

“Sicuramente ha fatto un grande campionato, ma poteva fare qualcosa di più. Resta il rammarico dei play off”.

L’infortunio grave di Bonaffini ha sicuramente condizionato un po’...

“L’infortunio di Bonaffini ha dimezzato un rapporto standardizzato al livello spogliatoio-campo. Un giocatore che dà equilibri giusti, dentro e fuori dal campo. Alessandro è un calciatore importante, di personalità e carisma, che fa la differenza. Un esempio, una guida, per i giovani. Venendo a mancare questo perno importante magari la squadra ne ha risentito, sia a livello di gioco che psicologico”.

Il tuo futuro?

“Credimi non lo so, in questo momento penso solo a metabolizzare le amarezze e le delusioni di questa annata. Probabilmente qualche colpa ce l’ho anch’io, non tutte le ciambelle riescono col buco”.

Chi o cosa ti piacerebbe allenare il prossimo anno?

“Si dice che ho una marcia in più nel lavorare con i giovani. I progetti salvezza li ho superati da tempo, quelli a vincere mi devo abituare perché non ho mai vinto niente... Ci sono miei colleghi che vincono i campionato a luglio e agosto... Sinceramente oggi c’è troppa approssimazione, difficile trovare progetti o programmi seri”.

Dario Li Vigni
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