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‘Il Trapani visto da... Puccio’: ''Credere nella salvezza è un obbligo. Calori ha fatto un miracolo...'

‘Il Trapani visto da... Puccio’: ''Credere nella salvezza è un obbligo. Calori ha fatto un miracolo...'


Il focus del collega sulla situazione in casa granata.

Nuovo appuntamento con la rubrica "Il Trapani visto da..." targata Goalsicilia.it. Protagonista SalvatorePuccio, che ci dice la sua sulla situazione in casa granata:

Salvatore, sabato scorso un grande successo contro il Bari. A chi i meriti maggiori di questo 4-0?

"Ma, i meriti vanno distribuiti un pò tra tutti. A cominciare da mister Calori, che privo in un sol colpo dei due attaccanti Citro e Manconi, ha mischiato le carte non dando dei punti di riferimento ai galletti, impostando una partita in velocità con Nizzetto e Coronado, gli inserimenti continui di Maracchi e Barillà, con Colombatto a dirigere l'orchestra. E poi un devastante Jallow che con la sua velocità ed ottime capacità tecniche ha attaccato così bene la profondità da mandare in tilt la retroguardia barese. Ma il tecnico granata ha ridisegnato pure una difesa che spesso è andata sotto accusa, inserendo Casasola e Legittimo, impeccabili assieme agli altri due compagni di reparto Pagliarulo e Rizzato, a neutralizzare qualsiasi iniziativa dei più quotati avversari. Da un Trapani ben messo in campo hanno risposto gli undici scesi sul terreno di gioco, a cui va il merito di aver disputato la partita perfetta, motivati dal fatto di voler cancellare la brutta prestazione di Terni e continuare a credere nella salvezza. Spinti da queste motivazioni i granata hanno affrontato la gara con l'atteggiamento giusto, di chi non vuole arrendersi mai e non vogliono sentirsi secondi a nessuno e con un'intensità che gli ha permesso di arrivare sempre prima dell'avversario sulla palla e non permettere a questo di fare due o tre passaggi di fila. È chiaro che il merito maggiore e di chi va in campo. Ma la cosa più importante, a mio parere, è il carattere con il quale questa squadra si è ripresa ciò che aveva lasciato nelle ultime tre uscite di campionato, dimostrando ai tifosi in delirio sugli spalti del "Provinciale", che la salvezza non è più un'utopia".

Il Trapani ha già ottenuto più punti dell'intero girone d'andata, segnando tanto e subendo molto meno di tante squadre. Si può dire che la cura Calori sia stata miracolosa?

"Assolutamente sì! Il tecnico aretino è arrivato a Trapani in punta di piedi, con l'umiltà di chi sa di non avere un prestigioso curriculum. Ha accettato una sfida difficile e l'ha fatto con l'onestà e la serietà professionale e l'ambizione che deve avere un allenatore giovane. Ha tolto le mele marce dal suo organico prendendo dei giocatori che potessero servire alla causa granata. Non grossi nomi, ma atleti che hanno fame, sete e voglia di emergere. Non era facile reclutare giocatori che accettassero di venire al Trapani in quelle condizioni di classifica. Ma lui c'è riuscito, inculcando nella testa dei suoi giocatori quel concetto calcistico che è stato il suo cavallo di battaglia che lo ha spinto a venire ad allenare il Trapani: 'riuscire a salvarsi è come vincere un campionato'. E fin quì credo che il tecnico granata stia facendo dei miracoli. Ha creato un gruppo, giocatori che sono diventati una squadra con una sua fisionomia, che a tratti ha fatto vedere un buon calcio, ma che soprattutto in termini numerici(che poi sono quelli che contano), in questo girone di ritorno ha conquistato più punti di tutto il girone d'andata, facendo riaccendere nell'animo dei tifosi quella speranza per un'impresa che al giro di boa del campionato sembrava impossibile".

I tre punti ottenuti con i pugliesi e alcuni risultati verificatisi, oltre alla penalità per il Pisa, hanno riacceso definitivamente le speranze salvezza. A questo punto crederci è un obbligo...

"Direi proprio di si. Personalmente non ho smesso mai di crederci. Perché fin dall'inizio del girone di ritorno, la squadra ha dimostrato di avere tutti i mezzi per compiere l'impresa. Poi l'andamento, non certo esaltante, delle dirette avversarie, ti spinge a crederci ancora di più. A parte le prestazioni non belle contro il Cittadella, il Latina e quella più deludente di Terni, dove un calo fisiologico era naturale per una squadra che deve sempre rincorrere, la prestazione contro il quotato Bari è un attendibile banco di prova su quelle che possano essere le possibilità di salvezza del Trapani. E poi ci sono i numeri a supportare tutto quanto: la squadra di Calori ha conquistato in dieci partite del girone di ritorno ben 16 punti. Continuando con questa media il Trapani a fine torneo, sarebbe salvo. Naturalmente se anche le altre formazioni, dirette concorrenti alla salvezza, proseguiranno fino alla fine del campionato, con la stessa media punti di queste prime dieci partite del girone di ritorno. E poi non dimentichiamoci delle penalizzazioni, che per il Pisa sono già arrivate, ma si aspettano quelle per il Latina e  per l'Avellino. Ma ripeto, il colpo d'ala (per usare un termine giornalistico), l'ha dato senza dubbio la convincente prova contro l'undici di Colantuono, che ha spinto mister Calori a dichiarare nella conferenza stampa dopo partita: 'adesso son c......loro' riferendosi ai suoi giocatori naturalmente".

Nella prossima gara contro il Benevento, tra infortuni e assenze per le Nazionali, potrebbero esserci diverse defezioni, soprattutto in attacco. Che soluzioni tattiche si potrebbero adottare?

"Sicuramente, le assenze di Colombatto e del bomber Jallow non ci volevano, soprattutto dopo la prestazione dei due giocatori contro il Bari. Comunque è probabile che Manconi recuperi dal problema all'adduttore e la sua presenza potrebbe rivelarsi importante per un giovane che vuole dimostrare il suo valore. Si va a casa di una formazione, quella sannita, che non vince da cinque turni e vorrà ritornare a fare punti per mantenersi in zona play off. Il Trapani dovrà scendere al "Ciro Vigorito" con la consapevolezza di affrontare un avversario tosto ma con la stessa mentalità con cui ha sconfitto il Bari. Tatticamente non credo che Calori debba sconvolgere tanto l'assetto della sua squadra. Non dovesse farcela Manconi, potrebbe subentrare Curiale al fianco di Coronado e Rossi in mezzo al posto di Colombatto. Ma al di là di qualsiasi soluzione tattica che dir si voglia, i granata sabato sera contro il Benevento hanno un solo obiettivo da rispettare: fare in modo che il successo contro il Bari non sia stato un episodio isolato".

Luca Di Noto
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