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Antonini attacca anche la Provincia: «Dal Consorzio solo promesse, valuto azioni legali»


Come riporta Giuseppe Reca su La Sicilia, si infiamma ulteriormente la tensione tra il patron del Trapani Calcio, Valerio Antonini, e le istituzioni locali. Dopo lo scontro frontale con il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida sul palazzetto dello sport, l’imprenditore romano punta ora il dito contro il Libero Consorzio Comunale, guidato da Salvatore Quinci.

Al centro della disputa, scrive La Sicilia, ci sono i lavori di ristrutturazione dello stadio Provinciale “Basciano”. Antonini ha annunciato l’emissione di una fattura da oltre 3,3 milioni di euro per le opere già eseguite dalla sua società, sostenendo che il Trapani Calcio abbia anticipato le spese. In una lettera dai toni duri, il patron granata denuncia la mancanza di risposte formali da parte del Consorzio e accusa l’ente provinciale di “comportamento doloso”, ventilando anche azioni legali e richieste di decreto ingiuntivo.

Il presidente del Trapani ha inoltre minacciato, come estrema misura, di procedere alla rimozione dei beni installati nello stadio — dai seggiolini ai sistemi led — qualora non venissero onorati gli impegni. «Siamo stanchi di promesse mancate – avrebbe detto Antonini –. Abbiamo agito nell’interesse del territorio, ma non riceviamo risposte».

Secondo quanto ricostruisce Giuseppe Reca su La Sicilia, le tensioni erano già emerse nei mesi scorsi, quando Antonini aveva denunciato il mancato supporto del Comune e del Libero Consorzio, accusando entrambi di “ostacolare lo sviluppo sportivo della città”.

In un’intervista rilasciata a Telesud, il patron granata ha poi rilanciato con una proposta clamorosa: acquistare il palazzetto dello sport e lo stadio Provinciale, valutati complessivamente 3,6 milioni di euro, offrendo 2,3 milioni al Comune e 1,3 milioni al Consorzio. «Se me li danno a un milione – ha aggiunto Antonini – il mezzo milione che resta lo regalo alla città per le scuole e l’assistenza sociale».

L’imprenditore ha ribadito la volontà di proseguire il progetto sportivo nonostante i contrasti con le istituzioni, ma ha anche avvertito: «Non permetterò che l’inerzia politica vanifichi ciò che stiamo costruendo. Chi ostacola il Trapani si assume le proprie responsabilità davanti alla città»

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Redazione