Allarme razzismo in nazionale: “Sono dei codardi” | Ha deciso di denunciare tutti

Purtroppo nonostante le battaglie l’Italia si rivela spesso un paese incline al becero razzismo, cosa che nel 2025 è inaccettabile.
Il razzismo è una piaga che purtroppo continua a manifestarsi negli stadi italiani, nonostante le iniziative contro la discriminazione. Un episodio storico risale al 2005, durante Messina-Inter, quando Marc André Zoro, difensore ivoriano del Messina, fu bersagliato da “buu” razzisti. Per protesta, Zoro prese il pallone e si diresse verso il bordo campo, minacciando di abbandonare la partita.
Nel gennaio 2013, durante un’amichevole tra Pro Patria e Milan, Kevin-Prince Boateng fu vittima di cori razzisti. In un gesto forte e simbolico, Boateng scagliò il pallone verso i tifosi e decise di lasciare il campo, seguito dai suoi compagni.
Anche Mario Balotelli è stato più volte bersaglio di insulti razzisti. Un caso emblematico avvenne nel 2019, durante Verona-Brescia, quando Balotelli reagì calciando il pallone verso la curva che lo stava insultando.
Più recentemente il portiere del Milan Maignan è stato vittima di cori razzisti durante Udinese-Milan. Maignan ha fermato il gioco, segnalando l’accaduto all’arbitro e abbandonando per alcuni minuti il campo.
Razzismo sugli italiani
Il razzismo continua a colpire duramente gli atleti italiani, emergendo spesso sui social. Atlete di spicco, che onorano l’Italia con il loro talento, si trovano a fronteggiare commenti discriminatori. Questo dimostra come il successo non sia uno scudo contro l’odio, rendendo necessario un impegno costante.
Paola Egonu ha subito numerosi attacchi razzisti culminati nel suo sfogo del 2022 in cui si sentiva chiedere “perché sei italiana”. Anche Larissa Iapichino, figlia d’arte di Fiona May e azzurra pluripremiata, e la giovane Kelly Ann Doualla, record italiano sui 60 metri indoor, hanno ricevuto commenti discriminatori sulle loro origini.

Lo sfogo dopo la vittoria
Dopo il trionfo dell’Italia Under 20 agli Europei di basket, David Torresani ha pubblicato sui social un messaggio provocatorio: “Grazie mille per tutti i commenti razzisti sotto ai nostri post. Ci avete dato la carica!” Queste parole erano una risposta diretta ai numerosi insulti e denigrazioni subite dalla squadra sui profili ufficiali della Nazionale.
Torresani ha spiegato come, nonostante alcuni compagni fossero rimasti male, il clima ostile e i commenti “derisori e denigratori” abbiano fornito una “carica aggiuntiva” per vincere. Ha anche sottolineato come spesso gli autori di queste “schifezze” si nascondano dietro profili falsi, definendoli “codardi”. Nonostante tutto, ha ribadito che “questo clima sui social non ha per nulla rovinato l’atmosfera”, con la squadra che ha raggiunto un “risultato incredibile”.