Acr Messina, la Procura chiede il fallimento: debiti milionari e sospetta bancarotta

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La crisi dell’Acr Messina non è solo sportiva, ma ormai anche giudiziaria. La Procura di Messina ha infatti depositato un’istanza di liquidazione giudiziale – il nuovo termine per la procedura di fallimento – presso la prima sezione civile-fallimentare del Tribunale, presieduta dal giudice Ugo Scavuzzo. La data dell’udienza è già fissata: il prossimo 10 giugno.

I punti centrali dell’indagine: debiti e incapacità gestionale

Secondo quanto riportato da Nuccio Anselmo su Gazzetta del Sud, l’inchiesta è condotta dal pool economico della Procura, guidato dall’aggiunta Rosa Raffa e coordinato dal sostituto procuratore Fabrizio Monaco. Il fascicolo si concentra principalmente su due aspetti:

Una massa debitoria superiore al milione di euro, accumulata nel tempo verso soggetti privati, enti previdenziali e federazioni calcistiche.

Una evidente incapacità gestionale, che potrebbe trasformarsi in qualcosa di ben più grave, come l’ipotesi di bancarotta fraudolenta o per distrazione, nel caso le responsabilità vengano accertate.

Tra i soggetti sotto osservazione, inevitabilmente, c’è l’ex presidente Pietro Sciotto e il suo entourage, che per anni ha guidato il club.
La cessione “farsa” e gli investitori mai pervenuti

Accanto al primo filone, ne esiste un secondo, legato alla misteriosa cessione del club alla AAD Invest Group, con i presunti investitori lussemburghesi Cissè Doudou e Alexandre Chateaux, che non hanno mai onorato gli impegni presi né versato le somme dovute. Questo secondo fascicolo è seguito dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, sempre insieme al sostituto Monaco.
Un nuovo modello operativo in Procura

L’attivazione dell’istanza è uno dei primi risultati della riorganizzazione voluta dal procuratore Antonio D’Amato, che ha creato un collegamento diretto tra i magistrati impegnati sui reati economici e quelli specializzati nelle procedure concorsuali, in modo da agire con maggiore rapidità e incisività. Un nuovo approccio che, come evidenzia Gazzetta del Sud, ha permesso di passare subito all’azione nel caso Acr Messina.
Cosa accadrà il 10 giugno

All’udienza del 10 giugno si confronteranno da un lato i magistrati che hanno chiesto la liquidazione giudiziale e dall’altro i legali della società calcistica, che tenteranno di opporsi al fallimento.

Nel frattempo, in città ci si interroga su come si sia potuti arrivare a questo punto. L’inchiesta non esclude scenari ancora più gravi, come il coinvolgimento penale per bancarotta fraudolenta. Ma al momento, come precisa Anselmo, si tratta ancora di ipotesi da verificare.