Acr Messina, all’asta il complesso aziendale: escluso il titolo sportivo

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Base fissata a 210mila euro, cessione con modalità telematica. Racing City Group in pole, ma spuntano nuovi interessi

MESSINA – L’avviso pubblico ha ufficialmente avviato l’iter di cessione del “complesso aziendale” dell’Acr Messina. Come riporta la Gazzetta del Sud, la vendita senza incanto si svolgerà con “modalità sincrona mista” tramite il gestore Edicom, con una base d’asta fissata a 210mila euro e rilanci minimi da 10mila.

Il pacchetto in vendita comprende marchi (anche se sul simbolo Acr è aperto un contenzioso con la Società Cooperativa), denominazioni sociali, segni distintivi, contratti con tesserati e dipendenti, oltre a rapporti contrattuali e beni mobili. Restano esclusi i crediti, che rimarranno in capo alla curatela fallimentare guidata da Maria Di Renzo per saldare i debiti.

Il nodo titolo sportivo

Uno degli aspetti centrali, evidenzia la Gazzetta del Sud, riguarda il titolo sportivo, che non sarà incluso nell’asta ma dovrà seguire un percorso federale specifico, secondo quanto previsto dall’articolo 52 delle Noif. Chi acquisirà l’Azienda dovrà dotarsi di uno statuto conforme e ottenere l’ok della Federazione. L’eventuale mancata concessione del titolo determinerebbe la risoluzione del contratto con restituzione del solo saldo, mentre la cauzione andrebbe persa.

In caso di società straniera o con sede fuori da Messina, sarà obbligatoria la costituzione di una nuova società con sede legale in città, nella quale l’offerente dovrà figurare come socio.

Le ipotesi sul tavolo

Il termine ultimo per presentare le offerte è fissato alle 12 del 13 ottobre; il giorno successivo, in caso di rilanci, si svolgerà l’eventuale asta. Se non dovessero arrivare nuove proposte, l’aggiudicazione andrebbe al Racing City Group, che ha presentato l’offerta base.

Le indiscrezioni, scrive ancora la Gazzetta del Sud, parlano anche di un progetto legato a un modello multiclub, sullo stile dello stesso Racing, che si sarebbe affacciato nelle ultime ore tramite un mediatore messinese. Sembra invece raffreddarsi la pista che porta all’imprenditore sardo Roberto Felleca, mentre il dirigente Ninni Corda potrebbe convergere proprio nell’iniziativa del ceo Justin Davis.