Serie D

Acireale-Messina, pugno a Savanarola: bufera sugli spalti. Il sindaco Barbagallo: «Scene che fanno male al calcio»


L’ex capitano granata e oggi viceallenatore del Messina aggredito a fine partita. Indagini in corso, la condanna del primo cittadino

Il silenzio della dirigenza dell’Acireale è assordante. Mercoledì, al termine della sfida persa contro il Messina, non è stata solo una partita ad andare in archivio: a far notizia è la vile aggressione subita da Giuseppe Savanarola, ex bandiera e capitano granata, oggi vice allenatore dei giallorossi.

Mentre lasciava il campo dopo la vittoria del Messina, Savanarola è stato colpito con un pugno che lo ha steso a terra, sotto gli occhi di circa venti persone che in quel momento lo circondavano. Le immagini sono ora al vaglio degli inquirenti: resta da chiarire la dinamica e soprattutto l’identità dell’autore del gesto.

La condanna del sindaco

La vicenda ha suscitato sdegno e reazioni immediate. Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, presente sugli spalti dell’Aci e Galatea, ha affidato a una nota la sua condanna: «Ieri sono stato allo stadio a vedere la mia prima partita della stagione dell’Acireale Calcio. Non entro nel merito della sconfitta, ma scrivo perché ancora una volta ho visto scene che fanno male al calcio e che danneggiano lo sport. Una partita dovrebbe unirci e non dividere».

Barbagallo ha aggiunto: «Condanno con forza questi atteggiamenti e azioni che, al pari degli episodi accaduti sotto casa del presidente, danneggiano l’immagine della nostra città e della nostra storia sportiva. Invito la società a una seria riflessione affinché questi fatti non si ripetano più».

Il peggior avvio di sempre

La cronaca sportiva passa inevitabilmente in secondo piano. Con quattro sconfitte in cinque gare, questo rappresenta il peggior inizio di campionato della storia dell’Acireale. Ma le violenze extracalcistiche rischiano di lasciare un segno ancora più profondo, gettando un’ombra pesante sulla stagione granata.

La Sicilia

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Redazione